Premesso che non sono un pedagogo ma forse sono un po' ipocrita (magari un giorno ci tornerò su), mi pare che l'assunto iniziale non sia del tutto sbagliato (poi correggetemi se sbaglio): vale a dire che prima di entrare nella scuola sarebbe opportuno che i bambini imparassero la lingua italiana, se non la sanno.
Nella classe di mio figlio di stranieri ne sono presenti svariati: uno di questi era entrato in seconda senza parlare una parola di italiano: in pochi mesi l'ha imparato con l'aiuto dell'insegnante di sostegno (o come si chiama) appositamente destinata; ma certo credo proprio che i primi due mesi non abbia capito assolutamente niente di ciò che gli succedeva intorno.
Credo dunque (ripeto, credo) che fare dei corsi propedeutici sarebbe una buona cosa.
Vediamo adesso perché la mozione della Lega è male.
Essa dice che la Camera impegna il Governo
a favorire yada yada l'elaborazione di un curricolo formativo che tenga conto ... dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza:
a) comprensione dei diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge del paese accogliente);
b) sostegno alla vita democratica;
c) interdipendenza mondiale;
d) rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi;
e) rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente.
Orbene, a casa mia corso di lingua italiana si dice corso di lingua italiana. Quando si dice quello che c'è scritto qui sopra significa che i corsi non sono destinati a chi non parla l'italiano, bensì a chi è delinquente per genoma e/o intollerante per educazione e/o infedele per nascita.
Se si presume di dover insegnare il rispetto, la democrazia, la legalità, allora si presume che l'italiano abbia questi valori e il non-italiano non li abbia. Il che spiega perché la lega voglia uscire dall'Italia e creare la Padania.
Io proporrei di propinare suddetto corso in primis al popolo padanio (ossia della Padania, e non padano perché con tale aggettivo si intende semplicemente 'appartenente alla valle del Po'... e dato che io provengo da quelle zone, non intendo identificarmi. Da qui, la necessità del neologismo.)che, come noto, non solo non mi pare proprio vergine da etnocentrismo, sempre che una unità celtica forse mai esistita, e comunque 2000 anni fa, a cui appellarsi sia da considerarsi etnocentrismo e non 'follia collettiva'. Quindi perchè il popolo padanio mi sembra pure alquanto intollerante e poco civile, quando inneggia a sparare agli immigrati come se fossero conigli (Gentilini); quando confonde l'Islamismo con un'occupazione militare di fronte al quale gridare 'Freiheit!' (Borghezio), quando sfila con magliette offensive contro l'islam (Calderoli).
RispondiEliminaIo mi ricordo che nella mia classe, in prima elementare, un bambino fu ammesso senza che sapesse parlare l'italiano. Padroneggiava solo il dialetto veneto. Immagino che un ragazzino simile non avrebbe nessuna difficoltà, nemmeno adesso, ad essere ammesso alla classe prima. Per informazione, veneto e rumeno sono entrambe lingue derivanti dal latino. E a volte, capire il rumeno è più facile che il veneto stretto.
Aggiungo che il suddetto corso di italiano dovrebbe essere istituito e seguito per le figure di spicco della Lega piuttosto che ai figli dell'immigrazione. A volte non si capisce quel che dicono perché foradibalinegher la trovo di difficile comprensione. Ho dei problemi di traduzione dall'italiano all'inglese per dire.
RispondiElimina