lunedì 24 novembre 2008

La mia religione

Forse non tutti sanno che io sono seguace di una antica religione, molto praticata nei paesi più civili del nostro e che persone illuminate stanno riuscendo, con discreto successo, a importare anche qui in Italia.
Questa religione si chiama... vabbé, ve lo dico dopo: l'importante ora è che capiate che questo culto consente di affrontare sincreticamente le problematiche dell'uomo-individuo e dell'uomo-sociale, contemperando le tendenze centrifughe e centripete degli attori politici, sociali ed economici per giungere alla realizzazione di un modello di società nel quale si possano realizzare le proprie istanze tese al raggiungimento della felicità in un quadro di solidarietà co-opetitiva tra le classi sociali agiate e quelle meno fortunate.

La mia è una religione assai moderna, in quanto i nostri capi spirituali non ci impongono di comportarci in uno o nell'altro modo, ma ci lasciano scegliere autonomamente. E questa, signori miei, è Democrazia!!!
Io attualmente ho questa pulsione, che voglio farmi una fidanzata. E difatti la mia guida spirituale non me ne ha imposta una: me ne ha presentate due tra le quali posso scegliere liberamente: si chiamano Sonia e Marta.

Marta è una donna molto bella ed assai benestante, che maschera la sua timidezza dietro uno sguardo d'acciaio e modi da kapo nazista. Sonia è una ragazza rubensiana molto tranquillizzante e pacata, e si capisce subito che a letto dev'essere un peperino. Adesso io, che come detto sono padrone di me stesso, debbo decidere con chi uscire: una serata tranquilla, che preveda un aperitivo, uno spettacolo, cena tardi e poi -se fortunato- due salti a letto.
Vediamo in dettaglio il programma.

Se esco con Marta, aperitivo al Mujio Café: un Mai Tai per me e un White Lady per lei; poi io ci ribatto sopra con un Manhattan. Se invece esco con Sonia, meno mondana, posso bere una birra al Pogue Mahone's: una Guinness; poi mi verrà voglia di un sidro ma dirò di no.
Per quando riguarda lo spettacolo, con Marta vedrei "Manca solo la Domenica", al Teatro Studio; mentre con Sonia dovrei andare a vedere "La fidanzata di Papà", alla Bicocca, spettacolo delle 20:20. Ad essere sincero non mi piace né il film né il cinema né l'orario, ma tant'è: quello è il programma.
Per la cena con Sonia (ce ne sarà bisogno, dopo quel filmaccio!) andremmo al San Cristoforo da Nicola Cavallaro, che è anche amico della piccola cuoca. Non so come mai la mia guida spirituale abbia scelto proprio lì: certo mi fa molto piacere perché lo desideravo proprio, di provarlo. Se uscissi con Marta invece dobbiamo andare al Tara in via Cirillo, indiano di discreto livello.
Alla fine, come dicevamo, due salti a letto. Prima dicevo "se sono fortunato" per motivi di timidezza, dato che anche loro due sono seguaci dello stesso santone e quindi la cosa è già decisa. Però Marta mi fa anche i XXXXXXXXX mentre Sonia mi concede il XXXXX.

La mattina poi farò colazione: se resto da Marta uova con bacon e caffé, mentre da Sonia brioches e té.
Io su questa roba mi sono francamente incazzato, con la guida spirituale. Ma come, dico: io -che sono padrone di me stesso- scelgo Marta, un po' perché mi piace e un po', lo ammetto, perché piuttosto che andare a vedere Boldi me lo taglio, e nonostante da Cavallaro ci sarei andato volentieri; però, cavolaccio, le uova con il bacon la mattina non ce la faccio proprio. A me piacciono le brioches; ma con il caffé: e quindi se scegliessi Sonia dovrei sorbirmi Boldi e il té. Ma non è proprio possibile fare un'eccezione?

Mi sono beccato un cazziatone! E la frammentazione delle scelte, e l'efficientamento delle procedure decisionali, e il potere di veto dei piccoli fedeli, che se ciascuno potesse scegliere volta per volta quel che più gli aggrada non si riuscirebbe neppure a ordinare un caffé. "Ma sei mai andato al ristorante in 30 persone?" -mi dice- "non hai capito che qualcuno deve decidere per te cosa puoi decidere, altrimenti vincono i particolarismi?". "Senza contare", mi dice, "che la nostra religione propugna l'ideologia dell'alternanza" (il che io ho inteso come una implicita autorizzazione a farmi anche Sonia, quando mi fossi stancato di Marta; o anche prima di stancarmene).
Io -che per natura sono fedele- gli rispondo che vabbé, la frammentazione eccessiva sarà anche male, e i particolarismi il diavolo; ma dover scegliere solo tra due possibili fidanzate, e oltretutto con il programma bloccato, che non posso sgarrare da quel che lui ha deciso per me, mi sta un po' stretto: e lui giù, con altri improperi contro i particolarismi, i prefissi telefonici e citazioni dotte di Panebianco e Galli Della Loggia, che dev'esser gente che di donne se ne intende proprio!

Insomma, alla fine quasi mi sono deciso, e pazienza se mi toccherà mangiare le uova.
W il bipartitismo!

4 commenti:

  1. Buonasera Mfisk;
    si, ma attento che è un pò come le offerte speciali.
    Sembra che te ne danno due al prezzo di una, ma in realtà ti fanno pagare anche per la terza che si cuccano loro (e, di solito, è la migliore).

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  2. @Roberto: grazie, troppo buono
    @Mendozo: se sono le due che ho in mente io, bastano e avanzano loro ;-)))

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  3. Bello e divertente (anche al di la del riferimento al bipartitismo).
    Bravo!

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