lunedì 10 novembre 2008

Un paese normale

A mio modo di vedere (io sono un mite), basta poco per definire "normale" un paese. Ciononostante avverto ormai con una certa frequenza che il mio non si può definire tale: a volte lo evinco anche solo da sciocchezze.
Mi piacerebbe, ad esempio, vivere in un paese nel quale le due catene televisive di Stato non tentassero di riscattare la quantità di tette, culi e Carlo Conti propinata quotidianamente programmando ogni settimana almeno uno sceneggiato sulla vita di santi, papi o eroi di guerra.

2 commenti:

  1. Le vite dei santi, dei papi e degli eroi (o dei patrioti, o dei presidenti, se fossimo altrove) sono normali.
    Anche i culi, le tette e i pundit sono normali.

    La parte fuori dal normale e` "le due catene televisive di Stato". :P

    RispondiElimina
  2. Ti rendi conto, vero, che dopo aver postato il tuo commento i dischi dei server di blogspot hanno iniziato a frullare come criceti impazziti e tutti gli array stanno miseramente cedendo l'un dietro l'altro?
    So che non ne avevi intenzione, ma capisci bene che le stringhe "Carlo Conti" e "pundit" non possono stare sullo stesso cluster.

    RispondiElimina

Potete scrivere tutto quel che vi pare, e io son libero di cancellare gli insulti e le cose scritte per pura provocazione gratuita.
So che è una rottura la procedura di verifica, ma quando provo a rimuoverla, entro un paio d'ore comincia lo spam, scusate.