Da qualche giorno i sysadmin che gestiscono la rete del mio posto di lavoro hanno dato una stretta ai filtri, e pertanto è più frequente il comparire dell'avviso "access denied".
Personalmente ho sempre pensato che i filtri fossero una gran sciocchezza, e difatti quando la gestivo io, la rete, mi sono sempre rifiutato di introdurne: ma ora evidentemente l'aria è cambiata.
Forse ho una visione un po' di parte, dal momento che per quanto mi concerne non ho speso più di qualche minuto a installare un proxy personale su un mio dominio e continuare a fare esattamente quel che facevo prima; ma in effetti mi rendo conto che si tratta di competenze che vanno ben al di là della capacità dell'utente medio e di molti di coloro che si definiscono "avanzati".
Se quindi c'è forse una logica nel concetto del filtrare il traffico, questa si perde del tutto andando a vedere cosa viene filtrato.
Per fare un esempio, non passa Macchianera, ma passa Rivoluzione Italiana, e tutti noi sappiamo che il rapporto di serietà tra queste due risorse è di 100 a 1.
Non passano né The Pirate Bay né Torrentreactor, ma in compenso passa IsoHunt (per quanto il tutto non serva a nulla dal momento che, per fortuna, il client Torrent si trova le porte inesorabilmente bloccate).
Ma quello che mi lascia veramente dubbioso e mi fa grattare la pera è: con quale logica mai qualcuno avrà deciso di bloccare Flickr e di lasciar passere YouTube, FaceBook, FriendFeed e Twitter?!?
se ti può consolare, i proxy nel mio ufficio bloccano FeedBurner ma lasciano passare tutti i blog.
RispondiEliminaGuarda, Facebook è passata oramai tra i diritti sindacali del lavoratore... Flickr ancora no...
RispondiEliminaDi 'sta roba un po' ne mastico... e ho sempre trovato sciocchi i filtri alla navigazione, chi li utilizza e chi li considera utili (i due insiemi non sono necessariamente corrispondenti).
RispondiEliminadago