Tutti voi sapete già benissimo che Facebook ha cambiato le condizioni d'utilizzo, e così prima possedeva i contenuti da voi messi se non cancellavate l'accaunt ma poi se lo cancellavate non li possedeva più, e poi possedeva i contenuti anche se cancellavate l'accaunt, e poi (ma poi-poi) possiede contenuti se non li cancellate ma comunque, sia che cancellate o meno l'accaunt continua a tenere i contenuti ma senza possederli, e comunque quel signore lì col nome difficile da scrivere ha scritto che poi (poi-poi-poi) scriverà tutto meglio per farsi capire anche da chi non riesce a capirci nulla.
Quello che non ho capito io è: ma come fanno "contenuti" e "facebook" a stare insieme in una frase di senso compiuto?
giovedì 19 febbraio 2009
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10 commenti:
Il problema non e' tanto il possesso, quanto la licenza 'irrevocabile' di distribuzione dei 'contenuti'.
perché vuoi caricare di un significato semantico la parola "contenuti"? Dentro FacciaLibro delle cose ci sono :-P
essì; senza contare il favorevole impatto psicologico su chi fino ad ora pensava di aver realizzato delle mere "corbellerie" o "scempiaggini" e ora scopre di essere un "produttore di contenuti".
Una previsione: il PIL ne risentirà in positivo, ma i produttori di antidepressivi ne soffriranno.
Facebook, come Blogger, o Splinder, o... può contenere dei 'contenuti' (mi si perdoni il calembour: di) intesi come positivamente, e solo positivamente connotati. Poi la gente, di media, vi mette dentro altre cose. Ma è un problema della gente. Non di facebook. Detto ciò, il problema non mi sembra irrilevante. E andrebbe chiarito. Prima di poi-poi-poi.
Est tu en train d'oublier ton côté rital? C'était de l'ironie trop subtile, peut-être, mais t'es pas à Paris depuis si longtemps! ;-)))
Un po' come quando metti "cervello" e "Gasparri" nella stessa frase.
C'est ça, Rouge!
Il "signore" col nome difficile potrebbe fare il politico per le frottole che sa raccontar così bene
In realtà hanno fatto già una lieve marcia indietro (lo spiega bene Luca De Biase sul suo blog), forse spaventati dalle reazioni della rete. Io non frequento fesibuk, quindi non so quali contentuti ci stiano dentro. Ma trovo parecchio inquietante questa mole di immagini e gusti personali che ci sta dentro. Spero di essere io quello troppo sospettoso.
tu as raison... mais ici à Paris personne fais jamais de blagues et mon sense de l'ironie s'est un peu perdu... Che suona troppo italiano per essere un francese corretto... :-)Au revoir
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