Leggo non senza sorpresa dal blog di Krugman che il prezzo dei CDS sul debito pubblico USA ha raggiunto i 100 BPS (cioè l'1%).
Senza farla tanto lunga, i CDS sono dei derivati assimilabili ad assicurazioni sui crediti (e sono anche uno dei principali motivi per cui il colosso AIG sta messo male come sta messo).
Il meccanismo è semplicissimo: io avanzo dei soldi da qualcuno, ma temo che possa fallire: mi assicuro pagando una certa percentuale del mio credito a un'assicurazione (o un'istituzione finanziaria), che mi pagherà lei nel caso in cui il mio debitore non lo faccia.
Dire che i CDS sul debito USA hanno raggiunto i 100 BPS vuol dire che un signore che possiede un milione di dollari di titoli di stato federali può assicurarsi per 10.000 dollari (l'1%) contro il rischio che i titoli non vengano onorati dal governo federale.
Avete capito qual è il fatto sorprendente?
S
P
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L
E
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E' che il giorno in cui il governo USA dovesse smettere di pagare i titoli di stato, non è neppur lontanamente immaginabile che qualunque istituzione finanziaria possa davvero pensare di onorare i CDS emessi. Saremmo in un mondo completamente diverso dall'attuale, con nuove regole, probabilmente basate sull'uso delle clave, dell'arco e della freccia; e delle tute antiradiazioni per i fortunati che ne hanno potuto venire in possesso per tempo.
Come icasticamente ha sottolineato Nassim Taleb, i CDS sono un po' come un'assicurazione contro l'affondamento del Titanic venduta da un assicuratore che viaggia sul Titanic; e in questo caso il Titanic sarebbe l'intero sistema economico mondiale.
Dopodiché, nei commenti al post di Krugman ci sono delle belle spiegazioni su come il formalismo della matematica finanziaria giustifichi il fiorire di un mercato dei CDS sul debito USA; ma questa è solo la dimostrazione che la matematica finanziaria non ha più alcuna aderenza con la realtà che ci circonda.
Speriamo che il cigno non sia troppo nero..
RispondiEliminaAnche se stavolta era tutto fuorché che inaspettato.