lunedì 16 marzo 2009
Treni in orario
Nel precedente post si accennava con una nota di rimpianto al fatto che qualche anno fa i treni arrivassero in orario e i sospetti fossero allontanati di torno senza tanti se e ma da donnicciole.
Tornando per un attimo al primo dei due punti, val la pena di raccontare che sabato sono andato al Museo della Scienza e della Tecnica (lo so, ora si chiama "della scienza e della tecnologia", e sarà anche più giusto; ma io continuo a chiamare "15" il tram che passa sotto casa mia, per cui...)
Con i due bimbi che mi accompagnavano abbiamo anche partecipato a una drammatizzazione teatrale, con due attori che, l'uno fingendosi un viaggiatore e l'altro un fuochista, raccontavano la storia della Locomotiva 691, una delle più belle macchine a vapore della storia del trasporto su ferro in Italia (questo almeno era ciò che affermavano; non ho termini di confronto ma in effetti si tratta di un bestione veramente affascinante.
A un certo punto dal valigino di uno degli attori è venuta anche fuori la copia di un orario ferroviario dell'epoca. Ebbene, la locomotiva era in esercizio sulla tratta Milano-Venezia: partenza alle 8:18 e arrivo a S.Lucia alle 11:16, compresa una sosta per "fare acqua" dalle parti di Verona.
Volendo andare a Venezia oggi, in Eurostar, Trenitalia offre il treno 9707 che parte da Milano Centrale alle 8:05 e arriva a S.Lucia alle 10:40. Impiega 2 ore e trentacinque minuti: ventitrè minuti meno della vaporiera: ma non si ferma per l'acqua.
In settant'anni abbiamo guadagnato ventitrè minuti sul viaggio: circa un minuto ogni tre anni. Non so se ci sia una morale dietro a tutto ciò, e non so neppure se questo possa essere un argomento a favore o contro l'alta velocità: ciascuno è libero di interpretarlo come crede.
Solo per dare un contributo: il 9707 fa 6 fermate intermedie fra Milano e Venezia, ed una fermata "costa" mediamente 5 minuti. In più di binari AV fra Milano e Venezia c'è solo Milano-Treviglio e Padova-Mestre, quindi l'ES viaggia solo per pochi tratti al meglio delle sue potenzialità.
RispondiEliminail problema infatti sono soprattutto le fermate in più che i treni fanno (e le linee più cariche, che non permettono di recuperare)
RispondiEliminaCome ho detto, non voleva esserci un giudizio, solo la rappresentazione di un fatto che mi ha colpito.
RispondiEliminaIn un certo senso, la paragonabilità tra i sistemi ipertecnologicizzati di oggi e il bestione con il fuochista che spalava il carbone di ieri rendono più umano il nostro presente.
Se posso dare una prospettiva diversa: tu mi stai dicendo che l'ADSL è veloce quanto il vecchio modem. Infatti, la velocità di propagazione del segnale elettromagnetico non è cambiata (sto semplificando, ne'?). Il fatto è che la velocità di una connessione internet viene misurata in bit al secondo, non metri al secondo.
RispondiEliminaAllo stesso modo, forse, il modo significativo di misurare la velocità della linea Mi-Ve va fatto in passeggeri all'ora, non km all'ora. E allora sì che sarei curiosa di sapere cosa è cambiato in 70 anni.
In termini tecnici (ed inglesi) è la vecchia questione latency vs. throughput.
http://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_latency_and_throughput
Come dicevo nel commento sopra, il senso del post era quello di sbalordimento per le prestazioni della vaporiera (sbalordimento forse fuori luogo, ma io in fondo in fondo sono un ragazzo di campagna).
RispondiEliminaHo buttato lì la chiosa sull'alta velocità perché mi sembrava potesse essere uno spunto, tutto lì. come ho detto, non so neppur io in che direzione leggerlo.