Secondo Francesco Rutelli su Europa (via Wittgenstein) il Partito Democratico non è di sinistra; e di questo ne eravamo certi dal giorno della sua nascita.
La novità, almeno per me, è che il Partito Democratico non è neppure di centrosinistra; e ciò mi suona nuovo. Vero è che io nulla ho a che fare con i tormenti del PD, ma comunque una persona che si ritiene di sinistra in questo paese vede a quel partito come una realtà con la quale confrontarsi (non foss'altro per l'eradicazione di qualunque altra forza organizzata a sinistra del medesimo); e quindi credo di non essere il solo ad aver creduto in buona fede fino ad oggi che il concetto di centrosinistra potesse essere accostato al partito dei manifesti verdi.
Rutelli, che non è un secondario esponente di tale movimento, afferma ora che l'unica connotazione attribuibile al Partito sta nell'aggettivo democratico. Il punto, che io non riesco a dipanare certo per mia insipienza, è che se Rutelli ha ragione, allora non riesco proprio ad immaginare quale sia la differenza tra il PD di Franceschini, l'UDC di Casini, il PdL di Berlusconi e financo la Lega di Bossi. Tutti partiti che (ivi compreso quello di Berlusconi), al di là di qualche deriva populista e tentazioni plebiscitarie non si sono mai sognati di mettere in discussione i principi della nostra democrazia.
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