martedì 1 settembre 2009

Stefano Pedica, senatore

Questo signore qui si chiama Stefano Pedica, ed è un senatore dell'Italia dei Valori.
Secondo Repubblica, che la riporta in virgolettato, avrebbe pronunciato la seguente frase:
Prendiamo ordini dai beduini e non dal Ministro La Russa, una vergogna che se ne dovrà discutere in Parlamento subito convocando le commissioni difesa
Dentro questa dichiarazione c'è di tutto: un non velato razzismo, un grande sciovinismo nazionalista, uno sbalorditivo dispregio per la nostra bella lingua.

Sappia, Signor Pedica (ché il titolo di onorevole non riesco proprio a darglielo, ahimé, e se crede si quereli nei miei confronti), che se per avventura, grazie al papocchio di legge elettorale che il suo partito ha contribuito a costruire, io dovessi trovarmi un giorno obbligato a scegliere tra Lei e il ministro La Russa; ebbene non avrei alcun dubbio: e traccerei la croce sul nome del mefistofelico mio concittadino.
Spero che di ciò il capobastone del Suo partito ne tenga conto, e la escluda dalle prossime competizioni.

2 commenti:

  1. E tu devi essere molto di pessimo umore per immaginarti di dover scegliere tra Pedica e La Russa... Ma pessimo proprio, eh.

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  2. Meglio portarsi avanti, caro Scorfano.
    Tieni presente che non troppe elezioni fa, nel mio collegio (MI03) dovetti scegliere tra (vado a memoria, ma la sostanza era quella) Michele Saponara, per il Polo della Libertà, e Vittorio Dotti per l'Ulivo.
    Vittorio Dotti: già avvocato di Silvio Berlusconi, già capogruppo di Forza Italia.
    La realtà, caro mio, non supera la fantasia, ma la affianca benissimo.

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