martedì 27 ottobre 2009

LGB & T

Ieri sono andato dapprima a prendere il caffè con alcuni colleghi, giù al GinRosa, e poi nel corso della giornata ne ho bevuto un altro paio alla macchinetta.
Sapete bene che la macchinetta del caffè è lo strumento principe per capire come vanno le cose in azienda, e anche come vanno le cose nella "società civile". Tra la gente, insomma.
Alla mia macchinetta del caffè (e credo a tutte le macchinette di tutti gli uffici del paese) i commenti sul Presidente del Lazio, e sulla Brendona immortalata da Rep, sono stati irriferibili anche per questo blog dove spesso si sono usate espressioni non convenzionali. E ciò indipendentemente da età e sesso e grado dei colleghi, tutti accumunati nel dileggio e nella rappresentazione fiorita di dettagli anatomici e pratiche esoteriche.
C'è un'altra macchinetta del caffè, quella di FriendFeed, i cui frequentatori invece assumono reciprocamente, danno per scontato, che Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans abbiano uguali diritti e dignità. Chiero che FriendFeed non è lo specchio della società, e neppure di quella parte che frequenta la rete (probabilmente su FB le cose sarebbero ben diverse): me si tratta comunque di una discrasia significativa.
Ho lanciato su FF una domanda: se cioè ci si possa aspettare che in Italia tra venti o trent'anni andare a trans possa essere considerato egualmente accettato o riprovato che andare a prostitute. Non mi riferisco a normali coppie stabili: perché di fronte al fenomeno delle coppie stabili omosessuali o transgender ormai si è creato quel meccanismo che fa sì che pubblicamente si accetti il fenomeno (un po' come i leghisti che affermano in pubblico di "non essere razzisti"): mentre tale schermo di ipocrisia di fronte all'amore mercenario cade, legittimando i peggiori sentimenti e i pareri più corrivi.
Ne è nato un dibattito interessante, e mi piacerebbe raccogliere lì anche la vostra opinione: pertanto metto questo link e chiudo il commenti su questo post, per evitare duplicazioni.