mercoledì 19 maggio 2010

Theriaca

Forse qualcuno dei lettori miei coetanei rammentarà una storia di Paperino che s'incentrava sulla Triacà (o Theriaca) veneziana, sorta di antidoto dagli effetti miracolosi capace di guarire tutti i mali.
Non dissimile è la lotta all'evasione per il nostro Ministro dell'Economia: e non sto parlando di Giulio Tremonti, che siede attualmente nell'ufficio di via XX Settembre, ma di chiunque ricopra pro-tempore l'ambito ruolo.
Ci son da regondere 25 miliardi di euri? Non c'è problema, non metteremo le mani nelle tasche degli italiani, colpiremo gli evasori. Ero piccino, appena compitavo, e già il Ministro delle finanze dell'epoca, dovendo regondere 25 miliardi di lire, che allora avalevano qualcosa, si riproponeva di lottare contro l'evasione.
Quanto al tema dei falsi invalidi, rammento distintamente che uno dei bidelli della mia scuola elementare era additato in quanto tutti sapevano che era stato assunto in quanto invalido, ma falso, e che in forza di tale tara non faceva nulla di nulla, se non fumare il sigaro.

Insomma: che Tremonti si svegli dicendo da oggi che lotteremo contro l'evasione e i falsi invalidi è sorprendente quanto accendere la TV e trovarvi Carlo Conti.
Più di un anno fa avevo scritto preconizzando un intervento del Governo sull'evasione fiscale, dato che la situazione dei conti e la necessità di non perdere consenso non lasciavano altre strade al Ministro. Un anno è passato, non ci sono più elezioni alle porte e quindi non è difficile pronosticare che neppure questa volta verrà posto in essere un qualsiasi intervento serio: né ormai è ipotizzabile di passare attraverso un nuovo condono, essendo oramai stato condonato tutto il condonabile (salvo forse ipotizzare un bel condono penale: una milionata per un omicidio volontario, tre milioni per bancarotta fraudolenta, un dieci milioni per associazione mafiosa e via così: ché si svuoterebbero anche le carceri salvo che per i poveracci).

C'è però una cosa che ha detto Tremonti, che val la pena di rimarcare: il fatto che il taglio del cinque percento degli stipendi dei parlamentari è una solenna cazzata (lui ha detto «solo l'aperitivo», ma lui parlava ai microfoni, non scriveva su un blog.
Il fatto è che si trattava di una proposta di Calderoli, mica di Bocchino o di un altro finiano. E allora è possibile ipotizzare che dietro quella battuta vi sia un raffreddamento dell'asse tra Tremonti e la Lega?

5 commenti:

  1. È più facile immaginare che il Dentista Padano (che già era stato immediatamente stoppato dal Capo quando aveva provato a dire che si poteva magari ripensare la missione afghana) stia per essere emarginato.

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  2. Sì, è possibile anche questo, ma a naso boh, mi suona meglio l'altra versione. Tanto sapremo tra un po' in che direzione andiamo.

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  3. Il dentista padano da un po' non ne imbrocca una, vi ridordate quando si improvvisò postino e andò da Napolitano senza che nessuno ne fosse in apparenza al corrente?

    Mi permetto, sperando nel benestare del tenutario del blog, di aprire e chiudere l'angolo dell'apprendista filologo e ricordare il poemetto Theriakà di Nicandro di Colofone (III-II a.C.), 958 esametri sui rimedi contro i morsi di fiere velenose.

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  4. ne vogliamo la traduzione in versi alessandrini, qui in calce.

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  5. Guarda, dammi un annetto che torno disoccupata, e poi mi ci dedico a tempo pieno! :-P

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