venerdì 27 agosto 2010

TG2

Sì, Minzolini è Minzolini, ma non bisogna mai perdere di vista il senso generale delle cose e dimenticare che non c'è solo Minzolini.
Oggi ho visto il TG2 delle ore tredici. Potrei scrivere molte righe per spiegarvi come sia potuto accadere e sono certo che riuscirei a convincere la maggior parte di voi, ma la verità è in fondo una sola: non esiste una sola giustificazione valida per vedere il TG2, eccezion fatta per essere lo spettatore legato ad una sedia in una cella del Camp Delta con una televisione accesa davanti utilizzata come strumento di tortura.
Comunque, l'ho fatto, e in fondo l'esperienza ne è valsa la pena.
Perché, verso la fine, è andato in onda un servizio su un bambino nato morto che ha preso a vivere grazie alle carezze della mamma, che non si è arresa.
Avete capito bene: per il TG2 non è nato "in gravissime condizioni", in "condizioni disperate" né è nato "senza dare alcun segno di vita".
No: per il TG2 è "nato morto". E la mamma ha continuato ad accarezzarlo e lui da morto è tornato vivo.
Di fronte a queste cose, rivaluto Minzolini, e perfino Giordano, quello che faceva Lucignolo: una trasmissione che ora mi sembra un diretto concorrente dei programmi educativi della BBC.

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