lunedì 13 dicembre 2010

L'aria che tira

Qualcuno si è chiesto come mai in questi giorni, che forse non saranno decisivi per le sorti del Paese ma certo sono molto importanti, io non abbia scritto nulla sulla crisi del Governo Berlusconi, sulle mozioni di sfiducia, sul mercato di voti, sulle prospettive del voto parlamentare etc. etc. etc.
Uno dei vantaggi di scrivere per hobby e non per mestiere è proprio quello del non essere costretto a dire qualcosa quando non si ha nulla di originale o di serio da dire. E francamente la situazione è talmente fluida, intricata e talvolta persino ridicola, da divenire romanzesca.
Previsioni non ne so fare, e parole per commentare quel che si dice e si fa negli opposti schieramenti neppure: certo sarebbe facile scagliarsi sul deputato che baratta il voto con il mutuo casa, ma si tratta di mero avanspettacolo: in effetti mi sembra che qui tutti stiano barattando qualcosa per qualcos'altro, e l'episodio del mutuo casa dimostra non la corruzione, bensì al più la meschineria di chi si accontenta di così poco.
Quindi sto a guardare, rimpiangendo i bei tempi in cui c'era il sistema proporzionale, e i voti di preferenza.

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