Lunedì scorso stavo attendendo a una conference call in inglese. Dato che tutto il mio inglese si riassume nell'uso del verbo "attendere" in luogo di "partecipare" e di "conference call" in luogo di "telefonata con varie persone" potete ben capire quanto mi annoiassi.
Lì dappresso c'era un convegno sulla nautica italiana, che mi interessava assai sia perché da un po' di tempo mi occupo moltissimo di nautica, sia perché era arrivato il mezzodì ed ero certo di trovare un lauto buffet.
Saluto dunque tutti i partecipanti e me ne vado, pronto a inforcare la bici ma, sorpresa!, la trovo per l'ennesima volta bucata. Per quanto possa sembrare strano a chi va in giro con i mezzi pubblici o in macchina, Milano è piena zeppa di vetri, e almeno una volta al mese ne becchi uno.
Qualche giorno prima un tizio appena conosciuto mi aveva decantato le prodigiose qualità dei copertoni Schwalbe: si tratta di gomme che hanno un rivestimento interno in caucciù molto spesso, talché a meno di trovare un chiodo proprio infilato in verticale nel pavé, o un coccio di bottiglia enorme, bucare è quasi impossibile. Avevo già fatto un pensierino, e l'occasione è giunta a fagiuolo.
Un'altra particolarità della nostra bella città è il numero ridicolmente basso di ciclisti: in pratica andando dal centro città verso ovest il primo che incontri è dalle parti di Piazza Baracca, e fra l'altro è carissimo e odioso.
Il mio ciclista di fiducia è assai più distante, ma una volta incamminatisi questo è in fondo il problema minore: in realtà avevo il timore che trattandosi di un negozio di periferia non avesse in casa i magici copertoni: e poi il mio ciclista di fiducia sui blog e sui socialcosi è proprio sconosciuto.
Camminare per camminare, quindi, decido di andare da Ciclistica, di cui avevo letto un gran bene su qualche blog o socialcoso: da fuori sembra un posto da fighette, ma chi ne aveva scritto aveva detto che si tratta di ragazzi gentili, cordiali e competenti.
Decido quindi di andare nel posto figo, dato che andarci, essendo lui figo, è figo in sé. Oltretutto ormai da tempo leggo in rete che seguire i consigli socialinternettari fa molto figo, e chi ancora si ostina ad andare dal fornaio all'angolo anziché dal fornaio ciechedin su foursquare è un vecchio puzzone, e chi non legge le recensioni di tripadvaisor un pirla. Dato che io mi sento poco puzzone e ancor meno pirla, mi incammino verso ciclistica, meditando se questa decisione faccia di me un figo doppio o un figo al quadrato.
Arrivo in via Pelizza da Volpedo quasi all'una: sono ben consapevole che essendo un lunedì mattina il negozio sarà chiuso, ma già mi ero prefissato di legare la bici lì davanti e ripassare poi nel pomeriggio tornando a casa. Invece la serranda è mezza aperta, e quindi entro.
Il posto è vuoto e dopo qualche secondo chiedo educatamente: "c'è nessuno?". Da dietro rispondono: "siamo chiusi".
Fisk: - "è che ci ho una bici bucata, posso lasciarvela comunque?"
Vocedadietro: - "tanto prima di mercoledì non ho tempo", risponde un giovine che finalmente si degna di uscire dal retrobottega.
F. - "ah. Ma posso lasciarla e tornare mercoledì?"
Giovine: - "no, non ho posto"
F. - "vabbe', ma senta, pneumatici antiforatura ne avete?" (e qui il drudo fa gli occhi di chi pensa "quale dannato rompicoglioni mi è arrivato in sorte stamane").
G. - "qualcosa"
F.- (sarcastico interiormente, ma compassato all'esterno) "mi userebbe la cortesia di verificare se ne ha per la misura delle mie ruote?"
G. - (accompagna al roteare degli occhi gesti con le mani a sottolineare il tedio delle mie richieste) "tanto le posso dare appuntamento solo per lunedì prossimo"
F. - "aveva detto mercoledì. poc'anzi."
G. - "per i copertoni non prima di lunedì prossimo"
F. - "vabbe', grazie e mi stia bene".
G. - (grugnisce).
Decido quindi che sono troppo vecchio per seguire i suggerimenti socialcosistici; mi rendo conto di essere assai poco figo e molto puzzone: e quindi vado dal ciclista di fiducia che mi si confà, la Bicicletta quello che sta in via Pisanello, praticamente in Piazza Siena, e che naturalmente a quell'ora è chiuso. Lego la bici e torno verso le 17:30.
F. - "guardi, ho bucato e volevo mettere i copertoni antiforatura";
Tipo Meno Giovine: - "ma lei quanti chilometri fa?"
F. - "moltissimi, perché?"
TMG - (lunghissima e dettagliata spiegazione sul fatto che gli Schwalbe costano assai, e pertanto mi conviene montarli solo se il numero dei chilometri che percorro è tale da compensarne il prezzo con le forature che eviterei, altrimenti sarebbero soldi buttati)
F. - "sì, ma guardi, ne faccio proprio tanti quindi non è un problema spendere un po'"
TMG - (corposa spiegazione sulla necessità di valutare se sostituire solo il copertone della ruota posteriore, in quanto soggetta a foratura con maggiore frequenza, il che comporterebbe comunque un bel risparmio)
F. - "grazie, ma guardi proprio sono deciso, non si faccia scrupoli. Piuttosto, per quando me la può fare? passo domani sera?"
TMG - "mah, senta, ha niente da fare per 15 minuti?"
F. - "no, perché?"
TMG - "se fa un giretto e torna qua fra 15, 20 minuti la trova già pronta, così non ci pensa più"
F. - "gentilissimo, grazie".
Intendiamoci: non lo scrivo per dare consigli ai miei tre lettori, dato che a mio parere chi si fida dei consigli letti su internet è un pirla puzzone; ma se proprio doveste forare tra piazzale Brescia e piazza Ghirlandaio, e non aveste santi a cui votarvi, io fossi in voi spingerei la bici verso ovest: che da quelle parti i ciclisti saranno meno fighi ma vi servono meglio.
Grande!
RispondiEliminaVorrei tanto averla scritta io questa cosa qua.
RispondiEliminazitto Lei, che scrive delle cose assai più migliori!
RispondiEliminaMa non dica così, che sa bene che non è vero (ed è pure bravissimo con il latino, Lei)
RispondiEliminaIo spacco mozzi e forcelline (e dire che non peso così tanto, o almeno mi pareva) ma (movimento apotropaico) non buco da un bel po'...
RispondiEliminaPer affrontare l'inverno parigino e i suoi cocci aguzzi di bottiglia ho montato i vittoria zaffiro. Neanche 10 euro su chain reaction cycles: ci ho già fatto quasi 3000 km e non ho ancora bucato una volta!
RispondiElimina(no, non sono un dipendente di vittoria)
Per curiosità, quanto ti son costati gli Schwalbe? Altra curiosità, ma da voi il meccanico delle bici si chiama davvero "ciclista"???
RispondiEliminastupendo!!!! posso sapere quanto sono costati?
RispondiElimina40 euri cadauno. Avrei potuto spendere un po' meno girando e comprando in rete, ma chi se ne frega, io ho bisogno di muovermi ogni giorno, mica posso star lì ad aspettare il postino.
RispondiEliminaE (scusa, ipazia, ma vedo solo ora il tuo commento) sì, il biciclettaio si chiama "ciclista". Lì da voi come si chiama?