Questa volta è un po' diverso: ci sono state sonore sconfitte, talmente sonore che non è proprio possibile nasconderle: tra queste quella del candidato PD a Napoli, e della Signora Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti a Milano.
Ci sono poi quei candidati del Terzo Polo che certo non possono dire di aver sfondato, ma che riescono a trovare qualche giustificazione per il proprio radicamento territoriale, diciam così, solo relativo. Manfredi Palmeri a Milano ha portato a casa un risultato al limite del dignitoso, che gli consente di andare in giro a testa abbastanza alta e contrattare un'alleanza con il futuro sindaco (certo, il suo risultato appare assai meno incoraggiante se pensiamo a quello che dev'essere costata la campagna elettorale, con quello spropositato numero di manifesti per ogni dove).
Quella di salire sul carro del vincitore è un'abitudine alla quale quasi non facciamo più caso: del resto la stessa legge elettorale per le comunali lo consente e lo favorisce, l'apparentamento per il ballottaggio.
Inedito, invece, che già all'indomani del primo turno il Grande Vecchio di un partito abiuri il proprio
E' il caso di Massimo Cacciari, burattinaio di Manfredi Palmeri, che in un'intervista rilasciata oggi al Corriere non solo fornisce utilissimi suggerimenti a Pisapia su come fare a vincere al ballottaggio (qualcuno potrebbe chiedersi con che faccia chi ha preso il 5% possa dare suggerimenti non richiesti su come fare a vincere a chi ha preso il 48%: ma chi si pone queste domande non ha mai letto una lettera di Veltroni al Corriere), ma addirittura se ne esce con una frase:
«Se il PD pensa di aver vinto, perderemo»Ecco, io mi chiedo: perché quella prima persona plurale? Perderemo chi, Cacciari? Avete perso, o perlomeno non avete vinto. Forse vi apparenterete a Pisapia, salendo sul carro del possibile vincitore per guadagnare qualche seggio in Consiglio e qualche poltrona in giunta; ma finché non avrete proposto di apparentarvi e non sarete stati accettati continuiamo ad essere noi (quelli che hanno preso il 48% al primo turno) e voi (quelli che hanno preso il 5% al primo turno).
Noi, Voi. Pronomi personali. E' facile: lo insegnano alla terza elementare.
E' un ottimo post, eccellente, e mi farebbe tanto piacere condividerlo. Quand'e' che metti uno di quei bottoncini facebook?
RispondiEliminaDai, sono piccini e tanto carini, e ideali per lettori soddisfatti ma pigri...
A esser sincero non so neppure cosa siano.
RispondiEliminaDifficile da dire e anche da credere, ma bisogna ammettere che Cacciari si è rivelato un coglione, o ad esser buoni, un gigantesco incommensurabile presuntuoso. Bel post comunque.
RispondiEliminaStefanoR