Grazie a Mantellini sono giunto su blogzero: un blog sfigato quasi quanto il presente e che, come il presente, parla in libertà degli argomenti che vengono in mente al tenutario.
Rispetto a chi scrive, il tenutario di blogzero è assai più educato: non dice parolacce, non prende per il culo né il lettore né il destinatario pro tempore dei suoi strali. E', insomma, un blogger civile.
Quel blogger ha spiegato qualche giorno fa come e perché sia scientificamente dimostrabile che nei farmaci omeopatici non ci sia nulla. Ma proprio nulla: il che a casa mia significa che si può dimostrare scientificamente che l'omeopatia non serva a una fava (certo, quel tenutario non si sarebbe mai permesso di mettere in mezzo le fave, ma questo tenutario è un ragazzo di campagna e va subito al sodo).
La più grande produttrice di farmaci omeopatici, nella persona della sua amministratrice delegata, ha preso carta calamaio e penna e ha scritto una bella lettera all'amministratore del blog, minacciando querele, pene e sanzioni: che ci mancava solo la chiosa invocante pena pecuniaria e corporale, ancora di relegatione o di galera, e fino alla morte, per dare almeno la prova della cultura liceale del legale che ha vergato la minuta della missiva.
Immagino che la cosa andrà avanti, e che il povero tenutario di quel blog dovrà affrontare di nuovo la Grande Casa Farmaceutica, la quale probabilmente ritiene che il proprio fatturato le conferisca, oltre che grassi utili, una sorta di monopolio del sapere e della scienza. Questo comporterà rogne e spese: è un rischio a cui va incontro chiunque scriva -aggratis e per passione- sulla rete, e del quale tutti siamo ben consapevoli.
Questa volta, tuttavia, la cosa mi è sembrata particolarmente odiosa, non so neppure io il perché: e quindi desidero esprimere la mia solidarietà al collega tenutario, e invito i miei quattro lettori a fare altrettanto.
Poi, la solidarietà è una gran bella cosa, ma non ci si mangia; e gli avvocati (che sono indispensabili quando si viene querelati) mangiano invece a quattro palmenti. Le grandi società (e pure le piccole società) queste cose le sanno; e sanno benissimo che un povero blogger che scrive aggratis e per passione, nel 99% dei casi non può affrontare i costi di un giudizio penale, dal quale comunque uscirà vittorioso ma spiantato. Quindi minacciano, sicure di ottenere quanto desiderano, anche quando non hanno diritto di ottenerlo.
Nel tenutario di blogzero la Grande Casa Farmaceutica ha trovato un soggetto assai tignoso, che anziché abbozzare e cancellare ha preferito rendere pubblica la vicenda, esponendosi al rischio (se non alla certezza) di dover affrontare un procedimento (dal quale comunque uscirà vittorioso ma spiantato).
Credo sia necessario che la solidarietà, oltre che a parole (che sono bit e non costano nulla), si esprima anche con cose un po' più concrete: e pertanto mi dichiaro fin d'ora disponibile, qualora ce ne fosse bisogno, a partecipare a una sottoscrizione per aiutare il tenutario di blogzero ad affrontare le spese legali cui dovesse andare incontro: e spero che i miei quattro lettori assumano il medesimo impegno, e così il rispettivi loro ventitrè lettori, e via via fino ad arrivare a una catena di solidarietà che consenta a ciascuno di noi, membri di questa assai poco influente Casta, di dormire sonni un po' tranquilli sapendo che non siamo soli, e che abbiamo sempre qualcun altro che ci è vicino.
Vicino non solo a parole, che non costano nulla e servono a meno nel momento del bisogno, bensì anche con fatti sonanti
Sono il blogger sfigato di blogzero, grazie per il supporto!
RispondiEliminaTi metto nell'elenco dei blog in fondo al post, facciamo capire alla Boiron che minacciare querela ai mini-blog non è poi così conveniente come pensano...
Contatemi, nel caso si facesse questa raccolta.
RispondiEliminaarrivo qui per la prima volta e trovo questo. ora vado anche da blogzero, e intanto sottoscrivo la mia solidarietà sonante. in altre parole: contate anche me per la raccolta e il passaparola.
RispondiEliminae nel giro di poco ci faccio pure il post.
Mi aggrego.
RispondiEliminaCordiali saluti,
Andrea
Ho segnalato il caso al CICAP che un'organizzazione con grande diffusione sul territorio nazionale, link nelle universita' ed enti di ricerca e media nazioniali. Dovrebbero anche abituati a gestire queste situazioni.
RispondiEliminaCiao, anch'io mi sono associato alla solidarietà a Samuele e anch'io sto vivendo una vicenda simile.
RispondiElimina(a me in realtà mi hanno direttamente querelato, senza passare dai commenti, né dal provider e sto già spendendo soldi).
Sono disponibile alla colletta e spero per lui che non ne abbia bisogno. Il problema di queste faccende giudiziarie è che per quanto tu possa essere in buona fede, ti viene sempre il dubbio di avere torto, almeno tecnicamente.
E quindi pur avendoci pensato, all'epoca della mia querela, mi sono auto-inibito e mi è sembrato giusto non fare caciara intorno ad una situazione di cui io stesso non ero sicuro. E' comunque stra-vero quello che hai scritto e che quoto verbatim:
"Le grandi società (e pure le piccole società) queste cose le sanno; e sanno benissimo che un povero blogger che scrive aggratis e per passione, nel 99% dei casi non può affrontare i costi di un giudizio penale, dal quale comunque uscirà vittorioso ma spiantato. Quindi minacciano, sicure di ottenere quanto desiderano, anche quando non hanno diritto di ottenerlo."
E,beh... Sentirsi parte di una casta mi fa già sentire un po meglio... :)
Alberto
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RispondiEliminanon ho grandi risorse, ma se saremo in tanti solidarizzare non mi manderà in rovina. anche nel mio interesse, quindi, faccio tam tam!
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