Oggi Medbunker pubblica un altro post sulla questione dell'autismo e dei vaccini. La storia, detta semplice semplice, è questa: un certo signor Wakefield, qualche anno fa, pubblica su Lancet uno studio da cui risulta una correlazione tra autismo e disturbi intestinali: si trattava di uno studio che non portava a risultati definitivi e soprattutto che non parlava di vaccini, ma l'autore fece di tutto per portare l'attenzione su un certo tipo di vaccino, a suo parere responsabile dell'insorgenza dell'autismo nei bambini che erano stati vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia. Da ciò nacque una leggenda metropolitana, ancor oggi difficile da sradicare.
Venne poi fuori che Wakefield non solo aveva inventato di sana pianta una correlazione inesistente tra disturbi intestinali e vaccini, ma anche che aveva bellamente falsificato i risultati delle biopsie effettuate sui bambini autistici. Insomma: non c'era correlazione alcuna non solo tra vaccini e intestini, ma neppure tra intestini e autismo.
Quali le motivazoni del falso? Forse, come dice Medbunker, "la scoperta di un sostanzioso finanziamento da parte di un avvocato che si occupava di cause di risarcimento per molte famiglie di bambini autistici: non essendoci prove per ottenere questi risarcimenti serviva uno studio scientifico sul quale appoggiarsi e Wakefield lo fornì".
Ricordate la puntata di Report sui telefonini? Ecco, se avete un po' di tempo da perdere girando per la rete vedete che, scava scava, alla fin fine tutti i discorsi sui telefonini che causano il cancro finiscono sempre a citare lo studio del prof. Lennart Hardell.
Quello che alla Giannini ha dichiarato, bellamente: «Le nostre risorse arrivano dalle associazioni dei malati di cancro».
Solo una curiosa coincidenza?
domenica 11 dicembre 2011
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