Ho conosciuto Piergiorgio Odifreddi in una casa milanese di una certa fama.
Credo che egli sia venuto una sola volta; al massimo due in occasione di una breve apparizione di un altro mangiapreti filosofo come lui, gente che ci tiene a dimostrare, bigino di fisica alla mano, che Babbo Natale non esiste perché le renne non sono portaerei nucleari.
L'odifreddi, perlatro, continua a turbare alcune delle mie cene, dato che sopravvive in un angolo della medesima casa in forma di cartonato: e forse per la sua presenza inquietante è quella una delle stanze in cui ceno meno volentieri.
Nella stessa casa ho incontrato tante volte Marco Paolini: che ci è venuto più spesso, ma per i casi della vita non ha avuto il suo cartonato.
Ecco, mi piacerebbe che giovedì l'altro, quando ci sarà da festeggiare il Natale, Odifreddi e Paolini comparissero entrambi in quella stessa casa.
Mi piacerebbe che Paolini avesse letto questa vergognosa puttanata scritta dall'Odifreddi, e mi piacerebbe pure che il Paolini avesse bevuto un po' (il che, considerate le origini bellunesi, è da ritenersi non improbabile).
I due si incontrerebbero, si scruterebbero, e dopo pochi secondi il Paolini prenderebbe per il collo l'Odifreddi, sputandogli in faccia un bel: «NAZISTA!!!», seguito da un manrovescio di forza tale da far arrovesciare l'Odifreddi a terra.
In quel momento accorrerei io, e con i miei stivali chiodati tirerei un calcio in bocca all'Odifreddi in modo da fargli vedere tutte le stelle del cielo e risuonare nella testa i Cori e le Dominazioni.
Ma per poter indossare i miei stivali chiodati è necessario che nevichi e allora ti prego, Signore, fa' che poco prima di Natale ne venga giù tanta!
mi sembra un aggettivo un po' esagerato...
RispondiEliminadico solo che alla fine la ragazza si è (è stata) convinta a non tenerlo, ma non credo per questioni di razza: il ragazzo era già stato denunciato per maltrattamenti un paio di volte (ed ora si è involato); mettendomi nei loro panni, sinceramente, neanche io avrei voluto vedere la vita di mia figlia rovinata, per quanto stupidamente sia andata a cercarsela ed io non abbia saputo "educarla" (temerei anche, lo ammetto, i geni di un simile padre!)
Dai, non dire così. L'eugenetica non era certo una prerogativa dei soli nazisti, veniva praticata allegramente anche nella socialdemocratica Svezia. Devo però ammettere perlomeno ti asportavano direttamente le ovaie invece di aspettare che fossi nei guai per obbligarti ad abortire. Poi sulla vicenda ci sarebbero un milione di altre cose da dire (chissà perché, ad Odifreddi non sembra che siamo davanti ad un caso di imposizione patriarcale da parte della famiglia. Boh).
RispondiElimina> (chissà perché, ad Odifreddi non sembra che siamo davanti ad un caso di imposizione patriarcale da parte della famiglia. Boh)
RispondiEliminaI genitori spingono per l'aborto, quindi progressisti. Lineare, no? Andava anche spiegato?
Boh, tanto dirà che ha provocato, come fa sempre, e buonanotte al secchio. Mi consola il fatto che, se deve tirare così alto, allora è proprio demodè.
Oddifreddi ha scritto che era una provocazione, molto comodo da dire a posteriori.
RispondiEliminaRimane il fatto che, a giudicare dai commenti che ha ricevuto, non è l'unico a pensarla in quel moodo.
Ma rimane anche il fatto che un conto è il discorso da bar un conto è il penzatore a la page con un certo seguito.
E' eugenetica, vero, ma è anche un allungare pretese sul corpo delle donne imponendo un aborto o pillola o che cacchio.
Il mangiapreti estremo mi pare che non sia così diverso da chi dice di combattere, basta rovesciare alcune cose et voilà
> Oddifreddi ha scritto che era una provocazione, molto comodo da dire a posteriori.
RispondiEliminaLo fa sempre, sempre. Spara la cazzata, e poi ha provocato.
lo si stana facilmente: ha citato i preti come mandanti dei genitori, e la Costituzione a supporto del proprio pensiero. Se affermasse di aver semplicemente provocato dovrebe anche ammettere di essere diventato papista.
RispondiElimina"ma è anche un allungare pretese sul corpo delle donne imponendo un aborto o pillola o che cacchio."
RispondiEliminaCerto, ma il tutto in nome della loro autoderminazione, come osa lo stato interferire, eh.
Ok, tornando, seri. E' la parte più odiosa, a mio parere. Tralasciando il fatto che una politica eugenetica è SEMPRE politica che interferisce sui corpi, principalmente ma non esclusivamente femminili, trovo ripugnante al massimo grado che si ritenga possibile ricorrere alla legge per imporre l'aborto, ancora più (qui presumo emerga qualcosa del mio esser cattolico) che ricorrervi per impedirlo.
@falecius: l'aborto è un qualcosa che una donna vive sul suo corpo ed è un qualcosa su cui si è legiferato.
RispondiEliminaDetto ciò o imporre un aborto per legge mi pare un pelino invasivo della vita e delle scelte di qualcuno. Giusto un pelino.
A questo punto sarebbe come imporre la vasectomia per legge. Tu cosa ne dici, non sarebbe un pelino invasiva ?
Bisogna leggere gli ultimi due post in successione.
RispondiEliminaDevo dire che ha trovato un ottimo modo per dimostrare il suo punto: l'ingerenza dello stato sostenuta dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Una cosa bisogna dire: se devi fare una provocazione la devi fare per bene.
E dal numero di quelli che ci sono cascati direi che gli è riuscita benone ;)
A me invece fanno pensare i molti che erano d'accordo col primo post (quello della provocazione...). Per quelli di Paolini e scarpe chiodate te ne servirebbero una quantità.
Il secondo post era tutto un grattar di unghie su specchio...
RispondiEliminaMosk
Annarella: forse mi sono espresso male, perché sostanzialmente mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa.
RispondiElimina