Repubblica.it oggi ci presenta un articolo che riesce a cassonettizzare tutti i più ritriti luoghi comuni su scuola, insegnanti, nativi digitali, libri elettronici e compagnia cantante.
Partendo da una ricerca dell'IPSOS (il buon Pagnoncelli, insomma) commissionata dal PD, l'ovvia conclusione che ne trae l'articolista è quella qui sopra: studenti promossi, prof. rimandati.
Orbene, dato che ci ho qualche amico che -ahilui- fa di mestiere il professore, volevo rassicurarlo per un momento, prima che corra a buttarsi sotto i binari del trenino.
Volevo, in primo luogo, farlo cliccare sul link che porta al sondaggio in questione, e fargli considerare che forse forse un istituto di ricerca che riesce a formattare un documento PDF nel più sgradevole dei modi in cui anche un ipovedente potrebbe formattarlo schiacciando tasti a caso, non è proprio il soggetto più titolato a distribuire patenti e patentini.
Ma se poi, superato il ribrezzo grafico, egli si prendesse la briga di leggere le tabelle, ecco che scoprirebbe un'altra cosa interessante: vale a dire che tra il contenuto del sondaggio e quello dell'articolo di Repubblica non c'è alcuna relazione. Il sondaggio non dice quello che dice l'articolo. Corrado Zunino, che ha sprecato tanta energia per riempire una paginetta del giornale on-line, ha preso un solo dato, posizionato nel primo terzo in alto della pagina 8 (pari a un sessantatreesimo del sondaggio, esendo questo composto di ventun pagine), ci ha costruito sopra la conferma a una tesi che aveva già in testa e ha confezionato quel bel pezzo di mestiere.
Tutti i dati contenuti negli altri sessantadue sessantatreesimi del sondaggio sono stati semplicemente ignorati. E' mestiere, questo?
Guarda, ho sviluppato un sesto senso per le repubblicate: le riconosco dal titolo. Lo leggo e so già che la tesi proposta è come minimo vera per metà. Molto spesso è opposta ai dati menzionati.
RispondiEliminaDetto questo voglio ringraziarti per aver fatto il lavoro sporco (di ricerca e lettura delle fonti) che mi suggeriva il mio istinto e che la pigrizia mi impediva di fare.
ilcomizietto
Sì, è mestiere. Ma non diciamo quale.
RispondiEliminaQuando ho letto il commento sull'aspetto grafico del file ho pensato: "Che esagerato, quanto brutto potra' essere?".
RispondiEliminaPoi ho aperto il pdf e ho pianto.
Ci sarebbe anche da commentare sul valore statistico di un campione composto da 150 studenti (scelti "tra i piu' digitalizzati").
Dimenticavo: lavoro da poco con un ipovedente. Sono sicuro che non farebbe mai un pdf così illeggibile.
RispondiEliminailcomizietto