Le stesse persone che ci hanno stracciato i coglioni per giorni, per il fatto che il Parlamento non aveva mandato un amichetto loro, di estrazione tecnica, a lavorare per un'autorità di controllo e garanzia, ora sembrano contente che il Governo mandi una signora che da trent'anni vigila le Banche a presiedere il Consiglio d'Amministrazione della maggiore azienda culturale del Paese.
Il candidato attribuisca il giusto peso ai seguenti fattori di mitigazione:
- Quintarelli era un blogger, mentre non ci erano blogger candidati alla RAI;
- l'AGCOM si deve occupare di Internet (insieme a una valanga di peraltro altre cose), mentre la RAI no, e quindi l'AGCOM è infinitamente più importante;
- le nomine all'AGCOM le ha fatte il Parlamento e quindi i partiti, sui quali è facile sparare con l'archibugio a sale, mentre le nomine alla RAI le ha fatte Monti, che non è così impallinabile;
- la RAI è pur sempre un'azienda che può dare lavoro a qualche giornalisto o giornalista in momentanea difficoltà, quindi meglio stare un po' schiacciati.
Quesito di logica: Se c'è incoerenza nel criticare Soro ma non Tarantola, come mai non c'è incoerenza nel difendere Soro ma non Tarantola?
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