E se vi venisse in mente di comperare, chessò, una Fiat Punto 1600 (ammesso che esista), non rimarreste un filo
Bene: sentite un po' cos'ha affermato Telecom quando è stata sottoposta a procedimento per pubblicità ingannevole (sottolineature mie):
"bisognerebbe anche rilevare che nella comunicazione web delle offerte […], la velocità di navigazione non viene messa in particolare risalto e pertanto non può, in pratica, definirsi l’elemento portante per orientare le scelte del consumatore. Infatti, nella prima pagina web … che richiama le tre offerte (7 Mega – 20 Mega – Free) non è riportato alcun riferimento enfatico alla velocità (ma solo le relative denominazioni commerciali delle offerte: 7 Mega, 20 Mega …), il che da un lato giustifica l’assenza della nota sulla limitazione in quella stessa pagina e, dall’altro, dimostra la mancanza di pericolo di una captatio dell’attenzione del consumatore incentrata sul dato della velocità”.Sembra incredibile ma è così. Lo trovate qui, a pagina 129.
In ogni caso, sempre secondo Telecom, espressioni come “velocità fino a 20 Mega”, “fino a 7 Mega” hanno valore “quasi gergale”, “privo di rigorismo tecnico ed un significato traslato per descrivere sinteticamente le caratteristiche del relativo standard tecnologico che caratterizza la connessione piuttosto che la promessa di una prestazione costante”. Tale circostanza sarebbe ben nota al consumatore medio di internet, che quindi non potrebbe esserne ingannato.
onestamente (detto da uno che ha una connessione a 2Mb/s - non da Telecom - e sa che nella maggior parte dei casi li raggiunge, i 2 Mb/s) non vedo il problema. Già ai tempi dei modem diciamo dal 28.8 in su la velocità pubblicizzata è la massima raggiungibile in condizioni perfette.
RispondiEliminaPer carità, lo sappiamo tutti, noi.
RispondiEliminaPerò, affermare che il consumatore medio lo sappia, è un'altra cosa.
E, soprattutto, dire che il chiamare un'offerta commerciale "7 mega" non costituisca un riferimento enfatico alla velocità, è semplicemente ridicolo.
Io una volta ho comprato al supermercato una confezione di piccoli scorfani (giuro, non è una battuta); solo che dentro c'era, insieme agli scorfanetti, anche una piccola tracina, il cui veleno resta attivo fino a 36 ore dopo la morte del pesce. E infatti io mi sono punto e la mano mi si è paralizzata per un paio d'ore.
RispondiEliminaPoi sono andato a protestare e loro mi hanno detto che devo controllare prima cosa c'è dentro la confezione, che è infatti trasparente. E che loro non potevano essere responsabili del fatto che io ero così sprovveduto da farmi pungere da un pesce morto.
Io, benché umiliato, li ho mandati a cagare.
Però il pesce era fresco, questo va detto (visto l'effetto del veleno).
(ma se ti pare che il commento non c'entri molto, forse hai ragione e puoi serenamente cestinarlo)
Io, nel dubbio, oltre a mandarli a cagare gli avrei chiesto dei danari.
RispondiEliminaQuanto al commento, mi sembra perfettamente in tema ;-)