Ricordate quel post che avevamo ricevuto da fonte anonima e del quale non sapevamo identificare l'autore? Questo qui, insomma?
Bene, è saltato fuori, non senza una certa nostra sorpresa, che l'autore era (o meglio, avrebbe voluto essere, trattandosi in realtà di un testo apocrifo) Beppe Severgnini, il noto interista cremasco che ha viaggiato il mondo. Noi francamente non potevamo figurarcelo, dato che c'erano troppo pochi indizi, e potete ben immaginare la nostra sorpresa apprendendolo.
Tanto più che il medesimo, divertito ma con una punticchia di pizzo in fondo al mento, ha commentato sul Corriere la cosa, sottolineando come per fare una buona parodia occorrano orecchio e penna, laddove all'autore del falso evidentemente la natura e il buon Dio non hanno voluto concedere né l'uno né l'altra.
Come pure taluni commentatori, qui sul blog, i quali hanno voluto sottolineare quanto lo scritto ricordi un temino di prima media, laddove che il Severgnini è noto per scrivere in un italiano corretto e scorrevole: sono tutte critiche che condivido appieno. In effetti in quella parodia c'era un profluvio di punti fermi e smozzicature, il che, tra l'altro, ben può dimostrare quanto io sia estraneo al fatto, dacché come, ben sa chi mi conosce, talvolta faccio sudare il lettore piazzando un punto ogni dieci righe.
Dev'essere quindi per imitazione dell'imitatore che il Severgnini, nella sua replica, è riuscito a scrivere quattro periodi in due righe e un terzo: ciò che per altri sarebbe un piccolo record.
Mi pare tu non abbia colto il punto (o i punti). Il simpatico editorialista intertifoso ha voluto mostrare come lui potrebbe parodiarsi molto meglio di così.
RispondiEliminala... com'è? "punticchia di pizzo in fondo al mento" non la vedo propriamente sul mento di bsev (parodiabilissimo, ma non in quel modo beceretto e, absit iniuria, puerile, IMHO)
RispondiEliminachelidon
la parodia era poverella ma tant'è.
RispondiEliminala risposta della risposta mi pare triste e non degna dell'arguzia che spesso trovo in questo blog. sarà il cambio di stagione.
La cosa che più mi ha dato fastidio è il definire il tuo blog "blog come tanti altri". Io non leggo blog come tanti altri. Leggo blog inutili, scritti male, brutti, deprimenti, o qualsiasi altro aggettivo negativo, ma non blog come tanti altri. Leggo blog unici. Inutile dire che il tuo non merita nessuno degli aggettivi negativi di cui sopra.
RispondiEliminaTuo lettore affezionato.
Voi che siete colti ed avete frequentato scuole d'eloquenza, mi spiegate a che serve 'avere orecchio' nel parodiare un testo scritto?
RispondiEliminaE se questo è 'un blog come tanti altri' internette non dovrebbe essere piena di imitazioni e parodie?
mah, la parodia era francamente cosi cosi però questo blog è carino, bravo. certo il mio compaesano ti ha fatto una discreta pubblicità. ciao. f
RispondiEliminaCiao, sono il "delatore". L'autore del messaggio a Severgnini, di cui seguo gli scritti, nel quale ho segnalato la parodia.
RispondiEliminaConfermo che non mi è parsa particolarmente divertente, si poteva fare di meglio (anche se la chiusa sui capelli a testone non era male), ma non volevo offendere nessuno scrivendo la frase "un blog come tanti altri". Se leggo il blog di m.fisk è perché ci trovo cose interessanti, ma le trovo anche in tanti altri blog. Del resto, non definirei m.fisk una "blogstar" e non credo, per quel che ho capito leggendolo, che ambirebbe a diventarla. Magari mi sbaglio.
(intervengo solo per assicurare l'universo mondo che non me la sono presa in alcun modo, né se l'è presa il Severgnini, a quanto ho capito. Qui si gioca a prenderci per il culo, le cose serie sono ben altre)
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