Come avevo già detto (cfr i commenti a questo post), la Corte Costituzionale ha dichiarato manifestamente inammissibile il provvedimento del giudice spoletino che avave chiesto la dichiarazione di incostituzionalità della L. 194.
Che sia chiara una cosa: non, ripeto, non si tratta di una vittoria delle ilitanti che hanno scritto #save194 su twitter. E non c'è nulla da festeggiare, anzi abbiamo un grosso problema.
Il problema è l'esistenza di un giudice che aderire -e di fatto imporre- alle proprie convinzioni personali, convinzioni che sono in contrasto con l'ordinamento vigente, ha negato giustizia a un cittadino, pronunciando un'ordinanza che era un vero aborto giuridico.
Ma il problema non sono le donne, l'aborto, la libera scelta. Il problema vero sono i concorsi per l'accesso alla magistratura e l'impossibilità di sanzionare efficacemente questi abusi del diritto. Le donne, l'aborto, la libera scelta, non c'entrano una fava.
aggiornamento
E la Consulta, porco cazzo impestato, non è quella che mira a togliere i diritti, puttana troia.
giovedì 21 giugno 2012
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