Intendiamoci: se la crisi fosse finita, il primo a gioirne sarei io, dato che sono io che rischio di rimetterci il posto di lavoro e lasciare il palazzo di vetro e cemento con lo scatolone di cartone (che poi, se li dovrà portare da casa, uno? o glieli forniscono?)
Comunque, la borsa ha recuperato dieci punti, e i giornali hanno sparato fanfare e champagne. Non che non me l'aspettassi, anche se avevo
sbagliato il numero. Domani è un altro giorno: potranno essere fanfare o campane a morto, in ogni caso nessuno oggi lo può sapere.
Vale ben poco la mia impressione che la crisi sia tutt'altro che finita e che quel che oggi si guadagna domani o dopo lo si perderà: qui l'unica cosa che conta davvero sono i numeri alla fine della giornata, esattamente come all'ippodromo è il totalizzatore che conta, non le soffiate dalle scuderie.
C'è però qualcosa su cui riflettere: che i mercati guadagnino (o perdano) in un giorno quanto un investimento sicuro può far rendere in tre anni, è veramente una buona cosa? E segno di un mercato sano o costituisce di un'ennesima epifania di un'economia di carta che genera crisi e speculazioni per il fatto stesso di esistere?
Tre anni: mille giorni. Contro un giorno solo. Ma diciamo pure che un investimento in capitale di rischio debba rendere il 10% in un anno: tre volte i BOT. Il ragionamento non cambia: i guadagni di un anno (o le perdite di un anno) in un giorno solo. Non è sano: è come se stamattina fossi andato a svegliare Nichita (che ha quasi dieci anni) e me lo fossi trovato alto uno e ottanta e con un accenno di peluria sulla faccia.
A me tutto questo impaurisce: impaurisce il fatto che una parte dei miei soldi, quelli con cui dovrei garantirmi un'esistenza dignitosa, sia in mano a meccanismi che non hanno alcun rapporto con la creazione vera di ricchezza, bensì solo con gli istinti del giorno.
E se la mia tessera della CGIL si è recentemente
salvata dal falò, cionondimeno sono ben consapevole che i principali artefici dei fondi pensione sono stati i sindacati.
E non per abbaglio: per
lucro; per
lucro; per
lucro.