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lunedì 19 luglio 2010

Conversazione

Dato che oggi siamo abbastanza presi, ci limitiamo a far un po' di copincolla

Il primo elemento che emerge in una conversazione e l’educazione dei partecipanti. Saper gestire una conversazione in maniera perfetta è una vera e propria arte. Il conversatore che conosce le buone maniere è colui che nel momento opportuno effettua la giusta osservazione, senza urtare la sensibilità dei presenti, infatti l’arte del conversare consiste nell’esporre le proprie idee, con poche parole, semplici e chiare. Il conversatore educato deve rispondere a ciò che gli si chiede, più che a quello che vorrebbe dire, senza infastidire i presenti e usa frasi compiute, parla con naturalezza, tratta con tono adeguato le questioni importanti e con tono scherzoso le questioni futili.
E’ d’obbligo in una conversazione parlare uno per volta e quando arriva il proprio turno esporre le proprie argomentazioni con un lessico appropriato e una sintassi compiuta, e nel caso che si debba ribattere ad un’osservazione, effettuarla con fermezza, ma anche con cortesia. In una conversazione non bisogna cercare di superare l’interlocutore con un tono di voce più alto, ma con cultura e preziosità d’eloquio, usando sempre un tono di voce costante e misurato. Il conversatore che conosce le buone maniere, sa partecipare al confronto anche in silenzio, ascoltando le esposizioni degli altri interlocutori, non parla male delle persone assenti, non interrompe gli altri partecipanti alla conversazione, non conversa masticando gomme o fumando, presta attenzione alle parole degli altri partecipanti, non si mostra annoiato ai discorsi degli altri [...]
Chi non rispetta queste semplici norme di civile conversazione è considerato ineducato e rozzo.

Specialmente quando una conversazione è tesa o difficile, è importante ascoltare e riconoscere quanto ci viene detto. Altrimenti, le possibilità di venire a nostra volta ascoltati dagli altri saranno molto basse.
Ascoltare gli altri costituisce una premessa indispensabile per far sì che anche gli altri ascoltino. Nell’imparare a coordinare meglio le nostre attività di vita con quelle degli altri, è bene che evitiamo due diffusi ma terribili modelli di comunicazione: difendere a tutti i costi la nostra “causa” come in un tribunale; dibattere. Nei tribunali e nei dibattiti, ciascuna delle parti cerca di far prevalere la propria opinione ed ascolta l’altra parte solo per dimostrare l’infondatezza del suo punto di vista. Ma siccome coloro che sono incaricati di argomentare o perorare una causa non devono raggiungere necessariamente un accordo o lavorare ad un progetto comune, non conta che il loro stile di conversazione sia positivo.

Tutti abbiamo delle convinzioni che ci stanno a cuore. Alcune di queste sono importanti per noi, e non ci rinunceremo facilmente. Alcune convinzioni possono essere addirittura così fondamentali per il nostro senso di benessere che non possiamo mai discorrerne in modo spassionato. Noi non possiamo concedere che queste non siano vere. Prendiamo, a titolo d’esempio, il problema del razzismo. Un crescente numero di persone è dell’opinione che il razzismo sia sbagliato e non ascolteranno nemmeno qualcuno che la pensi diversamente. La questione non è semplicemente aperta alla discussione. È, comunque, aperta al dibattito. Se incontrate un fervente razzista, potreste tentare di ‘metterlo sulla retta via’, anche se c’è davvero una piccola speranza di ottenere un cambiamento di atteggiamento. Il razzista crede nella sua causa altrettanto fortemente quanto voi credete nella vostra. Qualche volta abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi che le persone con vedute contrarie alle nostre non le sostengono solo per farci irritare [...]
In teoria, le persone intelligenti sono in grado di sedersi e determinare in maniera razionale se una particolare idea è supportata da prove, o se almeno è fortemente supportato da ciò sappiamo. Comunque, la razionalità non è la sola componente della nostra psiche, così una ‘discussione ragionevole’ è spesso deviata dalla natura umana. Avete mai guardato i membri di un partito politico controverso esporre la “linea del partito”? Potreste aver notato che gli argomenti non sono presentati tanto allo scopo di scoprire la verità, quanto al fine di convincere gli uditori. Potete imparare efficaci tattiche di persuasione da un libro, ma probabilmente ne usate già alcune, senza saperlo. Per tutta la nostra vita, abbiamo visto persone “difendere il loro orto” verbalmente, e inevitabilmente abbiamo appreso alcune tecniche senza nemmeno essercene accorti.
Queste tecniche possono essere utili, poiché noi abbiamo frequentemente bisogno di dimostrare che quello che diciamo è vero. Comunque, nella nostra smania di convincere, possiamo evitare di prendere in considerazione cosa è vero o sensato, finendo col difendere l’indifendibile. Ci si può trovare in questa situazione qualora non si stia semplicemente discutendo una particolare opinione, ma si stia difendendo la nostra visione del mondo. Se la materia sotto esame è legata alle nostre convinzioni fondamentali, abbiamo un bisogno pressante di avere la risposta ‘giusta’. A questo punto, non stiamo più cercando la verità in sé, ma stiamo tentando di tenere in piedi le nostre preconfezionate convinzioni.

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mercoledì 26 agosto 2009

Terra Mia

Come ben sapete, qui si farebbero anche le marchette, però nessuno viene a proporcele. Pertanto, se vi dico che da Terra Mia (via Sebenico, 24, zona Isola) si mangia un porcetto gustosissimo e cotto alla perfezione, tenetelo per vero. Se poi ci mettessero le patate al forno invece di quelle fritte, meriterebbero un premio.

Ieri però, appena qualche piano più sopra, ho trascorso una serata piacevolissima gustando una cena di pesce deliziosa: ma non era un locale pubblico bensì la casa di una blogger alla quale volevo lasciare quest'attestato di stima.

sabato 25 aprile 2009

Imparare l'inglese, la matematica, la finanza, la fisica e qualcos'altro ancora

Grazie a Baseline Scenario ho scoperto un sito che consiglio a tutti coloro che vogliano spendere un po' del proprio tempo a migliorare la propria preparazione.
Contiene un fottìo di video, in particolare di matematica, geometria, calcolo delle probabilità; e poi fisica, geometria e, per coloro che ancora non si siano troppo annoiati, finanza, tecnica bancaria e "crisis".
Dato che il tutto è commentato in inglese, è anche utile assai a coloro che vogliano fare un po' di esercizio di comprensione, come il sottoscritto.

Ecco l'indirizzo: http://www.khanacademy.org

martedì 4 novembre 2008

Kebab

Dopo lunga e sofferta ponderazione, sono giunto alla conclusione che Euro Doner, in via Borsieri, sia superiore a Mekan, in via Troya.
Resta insuperato Istanbul, in via Vitruvio, per l'offerta di altre specialità (fantastiche!) che i due sopra citati non propongono; ma limitandosi strettamente al kebab direi proprio che Euro Doner merita la prima posizione.
Giusto per farlo sapere in giro, non mi pagano mica.

martedì 26 agosto 2008

Le belle notizie della rentrée a Milano /2

Era da tempo che non andavo al Colosseo, per cui non è detto che questa sia proprio una notizia della rentrée; sta di fatto che in prima fila ho trovato delle meravigliose dormeuses iperspaziate tra loro: sedervicisi fa un po' lo stesso effetto che viaggiare in prima classe anziché in classe economica.

Le belle notizie della rentrée a Milano /1

Ora i durum di Mekan sono fatti con la piadina impastata a mano e cotta al momento. Il loro durum già era praticamente perfetto; così fa un ulteriore passo avanti.

Meglio evitare i momenti di grande affluenza (in quanto in tal caso usano anche un po' di piadine precedentemente preparate e riscaldate, per evitare code chilometriche).

 

legalese
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