mercoledì 29 agosto 2012

Strano carattere

Di solito io scrivo in italiano, e talvolta in inglese: tutti compiti che possono essere egregiamente svolti da una tastiera italiana. Certo, il Vero Nerd dovrebbe usare una US-international e farsi tutti gli accenti a mano, ma dato che io non sono un Vero Nerd non me ne preoccupo troppo.
Talvolta però mi capita di dover passare al francese, o anche di compitare qualche frase smozzicata in tedesco o spagnolo: e qui cominciano i dolori, perché scrivere même, Señor o Ürdingerstraße non è mica tanto facile, per uno che ha passato la quarantina e non riesce a ricordare a memoria tutti i codici ASCII.
Ho provato a passare, alla bisogna, al layout US-international, ma le mie esigenze non sono così frequenti da permettermi di memorizzare efficacemente la posizione di tutti i tasti modificatori (che vorrebbe essere una traduzione di dead keys, sperando che Licia non mi faccia un cazziatone), e quindi ogni volta che avvio una corrispondenza con qualcuno di quei paesi devo ricominciare a riapprendere daccapo.
Alla fine quindi mi sono adattato la mia tastiera (che di base è una IT-142, quella con la @ sulla Q) aggiungendo delle funzioni secondo un certo mio buon senso che vado a illustrare:
* accento acuto - AltGr-apostrofo;
* accento grave - AltGr-ù (va a sostituire il carattere ` della IT-142);
* dieresi/Umlaut - AltGr-2 (al maiuscolo corrisponde a ", che ricorda la dieresi)
* accento circonflesso - AltGr-ì (al maiuscolo corrisponde a ^)
* tilde - Shift-AltGr-~
* ¿ - Shift-AltGr-?
* ß - AltGr-s
* caporali - AltGr-maggiore e AltGr-minore;
* ® - AltGr-r
* © - AltGr-c

Dato che oramai la fatica l'ho fatta, e magari la cosa può servire a qualcun altro, ho pensato di condividere il programma di installazione, che potete trovare qui.

Se fossi un avvocato ben pagato qui dovrei mettere una decina di paginate per dire tutta una serie di cose astruse scopiazzate e mal tradotte dall'inglese, ma dato che sono quel che sono mi limito a dire che io questa cosa l'ho fatta per me, ve la offro a gratis senza alcuna garanzia e se doveste avere dei problemi poi non venitemi a rompere i marroni.





6 commenti:

Anonimo ha detto...

Uso da sempre tastiere USA e da almeno 15 anni la tastiera USA-international e la trovo _indispensabile_: non saprei più tornare indietro.
Sarà che sviluppo SW, ma quella italiana non l'ho mai usata.
Ciò che non riesco a capire è come tu abbia problemi a ricordarti i dead-key: sono solo 5 "'`~^ coi quali puoi comporre praticamente tutti i diacritici usati in Europa.

m.fisk ha detto...

Sono abbastanza certo che se passassi la maggior parte del mio tempo a scrivere programmi, userei una US-intl. Sono parimenti certo che se tu passassi la maggior parte del tuo tempo a scrivere lettere e relazioni in italiano, useresti una tastiera italiana.
Il problema del cambiare il layout al volo (ovviamente senza cambiare fisicamante la tastiera) non è tanto il rammentare i cinque dead keys (fra parentesi: grazie, che nel post mi ero dimenticato di descrivere il caret), bensì che si sputtanano tutti i segni d'interpunzione, e pertanto fare un due punti o chiudere una parentesi diventa una solenne rottura di coglioni.
Riconfigurando i dead keys sul layout italiano ottengo lo stesso risultato, senza dover penare.

Licia ha detto...

Anche volendo (e quando mai?!?), il cazziatone non sarebbe possibile perché tasto modificatore è l’iperonimo. Il termine italiano per dead key non l’ho mai dovuto usare ma credo che la maggior parte di chi ha competenze tecniche usi dead key anche in italiano e solo una sparuta minoranza abbia provato a introdurre tasto morto oppure tasto muto. Tutti gli altri possono tranquillamente continuare a ignorare l’esistenza di tale concetto.

Io uso la tastiera britannica, ormai dalla preistoria, e non mi sono mai abituata a quella italiana né a quella internazionale, quindi per me è tastierino numerico oppure, e qui sto per dire una cosa che farà rabbrividire i nerd o aspiranti tali, in Word (orrore!) e Outlook (triplo orrore!) una sequenza di Ctrl, il simbolo che graficamente ricorda il segno diacritico desiderato e poi la lettera che si vuole modificare. Elenco completo qui (in teoria dovrebbe funzionare anche con la tastiera italiana ma ho qualche dubbio).

A proposito, qualcuno mi sa spiegare perché in Italia non si possono comprare computer portatili con la tastiera diversa da quella italiana, né si possono ordinare sui siti dei produttori, anche se hanno sede al di fuori dell’Italia? I vari addetti mi hanno ripetutamente spiegato che per ragioni fiscali agli indirizzi italiani si possono spedire solo computer sulla cui tastiera sia stampato il layout italiano; per comprarne uno con la tastiera inglese bisogna farselo mandare a un indirizzo britannico o irlandese. Chissà come fanno in Alto Adige...

m.fisk ha detto...

Apprendo così dell'esistenza del vocabolo iperonimo. Dell'acquisto di portatili con tastiere strane, nulla so.

Anonimo ha detto...

I computer della apple, li puoi avere con qualsiasi tastiera tu voglia anche sullo store di una data nazione vedi solo la tastiera nazionalizzata e quella US. Quindi escludo che si tratti di questioni legali.

.mau. ha detto...

"tasto muto" mi piace.
Io dovetti già fare una faticaccia a convertirmi dalla macchina da scrivere QZERTY con i numeri in maiuscolo alla tastiera USA che USAva nei primi anni '80. Poi negli anni '90 mi abituai alla US-International, e non ho nessuna voglia di imparare il layout della tastiera italiana (delle tastiere italiane, a dire il vero: quella che ho sotto le mie dita ha la chiocciola come AltGr+ò, se non capisco male). Tanto mica devo guardare la tastiera per sapere cosa scrivo :-)

 

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