Non sono certo annoverabile tra gli ammiratori del Gilioli, del quale anzi ho spesso commentato negativamente certi articoli che esprimevano idee bassamente populiste e vagamente balzane.
Però quando uno ha ragione ha ragione, e in questo post viene espressa una verità innegabile: che Trenitalia ha scelto, per rappresentare la propria classe più poveraccista, una famiglia di negri (vabbe', saranno pure indiani, ma sempre scuri).
Ecco: tra il fotografo che si incazza per il titolo di questo post, e il giornalista che si incazza per il soggetto della foto, io sto dalla parte del giornalista.
martedì 27 dicembre 2011
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3 commenti:
... sembra una barzelletta di cattivo gusto (la pubblicità trenitalia): veramente incredibile (e comunque, se non proprio deportati, sicuramente sequestrati)!
E se avessero scelto una foto qualsiasi?In fondo anche i "negri" hanno diritto a prendere il treno,pertanto la scelta non è offensiva,anzi.
Vanni.
Certo, Vanni, ma: guarda caso sono stati confinati nelle carrozze chiuse, senza accesso al bar (che già questo di per sé è scandaloso - per tutti) e a minor costo...
Perché non dare un'immagine mista di "colori della pelle" per tutte le categorie di biglietto?
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