giovedì 10 marzo 2011

The new Power Balance

L'Italia (non solo l'Italia, a dire il vero, è piena di cretini che hanno comperato il Power Balance, e una volta acquistatolo e indossatolo hanno sentito le proprie forze moltiplicarsi.
L'Italia è pure piena di gente che, riscontrato il fatto che negli anni '80 il debito pubblico e la corruzione sono esplosi, e che negli anni '80 c'era la proporzionale, ne induce che il sistema elettorale proporzionale provoca debito e corruzione.
In effetti negli anni '80 c'era anche Gazebo che cantava I like Chopin, e sfido chiunque a dimostrare che rispetto all'aumento del debito pubblico c'è una correlazione maggiore correlazione con il sistema elettorale rispetto che con il numero di passaggi TV del (non più tanto) noto cantante libano-friulano.
L'Italia è piena anche di bravi politici che esaminano due fenomeni (chessò, l'inquinamento e la difficoltà di trovare parcheggio in centrocittà), rilevano una forte correlazione tra i due eventi e ne arguiscono che l'inquinamento sia provocato dalla scarsità di parcheggi: e per combatterlo propongono la costruzione di grandi parcheggi multipiano.
Da quando sono comparsi i primi PC con VisiCalc, tutti coloro che non hanno idea dell'argomento sul quale sono chiamati a lavorare prendono una messe di dati, possibilmente ampia ed eterogenea, e cercano di trovarvi in mezzo il germe di un significato. E' un vizio che si è diffuso ubiquitariamente: lo fanno i liceali per la tesina di maturità e lo fanno i consulenti strapagati di Bain, BCG o McKinsey su fogli Excel con centinaia di migliaia di record.
Si tratta di un metodo sbagliato, ma purtroppo chi fa il consulente aziendale quasi mai ha una minima infarinatura di metodo scientifico.

Se andiamo ad esaminare un campione di imprese italiane, vediamo che quelle con sede in Liguria pagano i loro debiti molto più puntualmente rispetto a quelle con sede nel Molise, ma solo un cretino potrebbe pensare che una legge che obbligasse le imprese molisane a trasferire la propria sede sociale presso un commercialista di Genova potrebbe risolvere il problema delle insolvenze a Isernia. I dati vanno interpretati, e anche un bimbo delle medie comprende che il problema è quello del contesto produttivo, del mercato di riferimento, delle diseconomie dovute alla carenza di infrastrutture e via discorrendo. Il problema delle imprese molisane non è certo che i libri sociali prendano l'aria di campagna di Campobasso invece che la saluberrima aria salmastra di Genova, spero ne converrete con me.
Quando si parla di donne, e in ispecie quando se ne parla in prossimità dell'8 marzo, ecco che questi princìpi, (che più che con il metodo scientifico hanno a che vedere con il semplice buonsenso) si perdono: e così un non autorevole* supplemento di un noto quotidiano pubblica un'intera paginata per riportare uno studio secondo cui la presenza delle donne nei CdA fa dimezzare i tassi d'insolvenza.
Ecco, ci terrei che i miei lettori fossero ben consapevoli che la presenza di donne nei CdA è esattamente come il profumo salmastro dell'aria nel luogo di conservazione dei libri sociali: la presenza di donne può essere un effetto della maggiore modernità, e pertanto efficienza, di una determinata azienda. Non ne è la causa.
Pensare di imporre la presenza di donne nei CdA per incrementare l'efficienza delle imprese italiane è esattamente come imporre il trasferimento forzoso dei libri sociali a Genova, o il divieto di comparire in video del cantante Gazebo per ridurre l'indebitamento pubblico.

* del resto vi scrive sopra la Caruso

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