Poco fa, un po' di fretta e un po' senza pensarci troppo, ho scritto una cosa per molti versi stupida.
Stupida anzitutto perché, nel richiamarlo, ha indirettamente dato pubblicità e visibilità (quanto consentita dai miei 16,66666 lettori) a un pezzo demenziale scritto da un malato di mente.
Stupida, inoltre, in quanto io stesso, per non averci riflettuto su il tempo dovuto, sulla spinta dell'emozione, ho confuso il tema dell'obbligo di rettifica per i blogger e della responsabilità per diffamazione.
Intendiamoci, non ho cambiato idea: sono tuttora dell'idea che il blogger debba essere responsabile delle proprie azioni, e quindi che debba essere tenuto a rettificare se quanto scrive non rispoponde al vero, e a rispondere in sede penale e civile dei propri fatti e atti illeciti. Semplicemente, riportare un fatto inesatto non costituisce necessariamente diffamazione, mentre il pezzo che avevo linkato era violentemente diffamatorio e quindi non attinente al discorso: per tale motivo l'ho cancellato, e me ne scuso con chi aveva commentato.
martedì 27 luglio 2010
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