I paladini dell'acqua "bene comune" hanno due frecce retoriche al loro arco. La prima è la citazione del Vangelo, quel «dar da bere agli assetati» che già abbiamo smontato in precedenza.
La seconda, pur essa assai efficace, la seguente:
«Di questo passo ci faranno pagare l'aria che respiriamo»
Anche stavolta ho una brutta notizia per loro: la paghiamo già. E ne siamo contenti.
Le persone che mi sono vicine stranamente mi stimano e chiedono spesso la mia opinione: "credi che domani pioverà?"; "secondo te, la Franzoni è colpevole?"; "farei meglio a disinvestire dall'azionario?"; "nell'amatriciana ci vuole la cipolla?"
Quasi sempre io, che non sono un meteorologo, non ho letto gli atti processuali e non riesco a gestire il mio rosso in banca, rispondo che non ne so abbastanza; e proprio per questo piuttosto che parlare a vanvera così, per sport, preferisco non dire nulla.
Raramente, invece, conosco l'argomento; o cerco di usare, quando possibile, un po' di sano buonsenso. Come vorrei far qui.
legalese
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2 commenti:
Io vorrei che tu diventassi presidente del Consiglio.
E' possibile?
Scommetto che fidanzata non vorrebbe!
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