Noi, che siamo uomini (nel senso di maschi) abbiamo finora pensato che in Italia si facessero pochi figli perché le istituzioni funzionano di merda, perché i figli costano uno sproposito e quando hai bisogno nessuno ti aiuta, perché se non hai almeno un paio di nonni vicini rischi di passare una dozzina d'anni alla fine dei quali i genitori saranno stremati e poveri, perché chi vivacchia di contratti precari rinnovati di trimestre in trimestre se ha un po' di testa sulle spalle non prende impegni neppure per i prossimi nove mesi (figuriamoci per i prossimi 25 anni) etc. etc. etc.
Ma noi siamo uomini (nel senso di maschi) e quindi coglioni. Lea Melandri, che è uoma (nel senso di donna) ci spiega che i figli non si fanno perché nell’era del postmoderno – del “post” di tutto- nessuno fa più caso ai sentimenti.
«le ricadute di quella che è stata finora la divisione di ruoli e di potere tra un sesso e l’altro: confinamento della donna in figura idealizzata e al medesimo tempo svilita di moglie e madre, che attende da altri il suo completamento e il senso della propria vita; restrizione dei confini del mondo al rapporto duale col figlio/a; sacrificio di sé per la crescita e il benessere dell’individualità altrui; trasformazione dell’amore in possesso, della cura in dipendenza perenne di chi la riceve.»
«prolungamento di un vissuto infantile di unità a due, dipendenza da una figura materna creata dal desiderio di un uomo figlio e tenuta sotto il dominio di una società di padri»
«dicono ciò che è rimasto finora indicibile della originaria indistinzione e della successiva vicinanza, dai tratti fusionali, nella relazione madre-figlio/a; esprimono senza infingimenti il loro desiderio di avere interessi , passioni, tempi propri»
mercoledì 20 giugno 2012
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3 commenti:
1. il link è rotto
2. continuo a no vedere i social bottoni. ma passare a wordpress ti farebbe così schifo? :-)
3. applausi
1) ora il link è a posto;
2) fatica, fastidio, gioco e candela;
3) :-)
ah ecco perchè in Africa fanno un sacco di figli!
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