giovedì 12 novembre 2009

Il giusto processo

Ho da lavorare tanto in questi giorni, ebbene sì, ma ho dato un'occhiata al DDL tagliaprocessi, nel testo pubblicato dal Corriere .
La prima impressione, prettamente tennica, è che un tale ammasso di sciempiaggini e corbellerie non è un caso isolato (deputate sorelle di note show-girl avevano già aperto la strada).
Il rischio qui è che quest'affastellamento di parole in libertà passi la prova del voto, per i motivi d'interesse privato che sappiamo.

I motivi d'incostituzionalità sono tali, tanti e manifesti che ben difficilmente il Presidente della Repubblica potrebbe abpporvi una firma: il che è ben comprensibile, se consideriamo che per il Lodo Alfano gli estensori si sono presi molto tempo per ragionarvi sopra, mentre questo parto di menti perverse è stato impapocchiato in quattro e quattr'otto: e si vede.
Che tempi, signora mia!

3 commenti:

Giacomo Cariello ha detto...

Si vede che non hai studiato. Ti rinfresco la memoria: Prima legge costituzionale di Murphy Se il feed di un blogger che scrive "Vuoi che Napolitano firmi 'sta minchiata?" riceve un numero sufficiente di Like su FF, il Presidente della Repubblica la firma al primo giro. ;-)

lucia ha detto...

Giacomo sei impagabile! comunque aspettavo una parola di vèrita da te, m.fisk, grazie. anche a me sembrava una cagata, ma così, a pelle. non sono esperta in legge. vedere che la pensi anche tu così, mi riconforta...

m.fisk ha detto...

Hai ragione da vendere; questa volta però è un po' diverso, perché ricorre il più classico dei requisiti per rifiutare la firma: la mancanza di copertura finanziaria. Ne riparlerò, comunque.

 

legalese
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