giovedì 15 settembre 2011

Non c'è limite al peggio, ma si può sempre scavare per raccogliere altra preziosa merda

La deriva materna (nel senso di scuola dell'infanzia) che la nostra stampa ha preso è oramai irreversibile.
So bene di essere divenuto una macchietta, uno di quei vecchietti dell'ospizio che ripetono incessantemente la stessa frase da quando si svegliano a quando vanno a dormire, ma ahimè non riesco proprio a trattenermi.
E' con vera tristezza che mi rendo conto, giorno dopo giorno, di come le più elementari regole di civiltà siano state dimenticate, lasciando posto a un bailamme in cui chi l'unico vincitore degli scontri dialettici è chi urla più forte e chi la spara più grossa.

Berlusconi (che, a scanso di equivoci lo sottolineo, a mio parere ha fatto una quantità di porcherie) è stato messo in croce per aver datto al telefono con un conoscente (non in un discorso pubblico o in un comizio: al telefono con un conoscente) che questo è un paese di merda: cosa che chiunque di noi dice almeno una volta alla settimana, non foss'altro perché il paese è guidato da Berlusconi.
E viene considerato normale indignarsi contro di lui per una cosa che tutti diciamo.
Lo stesso Berlusconi è stato messo in croce perché si dice che abbia fatto dei commenti poco lusinghieri sull'aspetto fisico della cancelliera tedesca.
E coloro che lo mettono in croce sono gli stessi che lo chiamano psiconano e che prendono per il culo Brunetta
Oggi i giornali danno ampio spazio al contenuto della telefonata che ha fatto con Lavitola, quella in cui gli ha detto di restare fuori dall'Italia, e virgolettano la frase «vi scagionerò tutti» come se in quella frase ci fosse la prova della sua colpevolezza: e allora, facendo uno sforzo di immaginazione e supponendo per un attimo che veramente Berlusconi abbia dato soldi a Tarantini per ispirito di beneficienza, mi chiedo che cazzo dovrebbe dire uno al telefono per essere ritenuto innocente da Marco Travaglio.
Qualche giorno fa ho comperato dei biglietti per un viaggio che farò con un paio di amici, e questi mi restituiranno la loro quota facendomi un bonifico. Poniamo il caso che un PM mi accusi di aver loro estorto dei denari: non sarebbe naturale che il mio amico Dario al telefono mi dicesse «ma è una cazzata! Quel PM è impazzito! Non preoccuperti che quando sarò sentito ti scagionerò»?

In questo quadro si è perso completamente la capacità di distinguere tra accusato e colpevole: una distinzione che sta alla base di tutta la civiltà giuridica e che costituisce la fondamentale barriera a tutela della libertà di ciascuno.
Stamane, espletando le funzioni corporali del mattino, leggevo questo passo nell'articolo di Fiorenza Sarzanini su Io Donna: «Di fronte a questa realtà sono sempre più numerosi gli specialisti che ritengono necessaria la modifica dell'articolo 612-bis del Codice penale che punisce, appunto, gli atti persecutori, ma non prevede l'obbligo per l'indagato di sottoporsi a un "percorso di risocializzazione orientato"». Notata la parolina? Indagato, non condannato e nappure imputato. Può essere un lapsus, ma è un lapsus significativo.
Stiamo tornando, pacatamente e serenamente, a quegli anni in cui bastava essere accusati di qualche malefatta dalla "voce pubblica" per essere sottoposti all'ammonizione di P.S. o addirittura al confino.
Dopo quegli anni è venuto il 25 aprile, il 2 giugno e la Costituzione, che dice che la voce pubblica non basta e che ci vogliono le prove, prima di toccare la libertà altrui.
Tremonti voleva abolire il 25 aprile e il 2 giugno come giorni di vacanza: tanta sinistra sta cercando di conservare la vacanza mandando al macero il significato profondo di quei giorni. Francamente, dovendo scegliere preferisco di gran lunga Tremonti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Però devi ammettere che le funzioni corporali vengono bene con certi giornali. :-)
ilcomizietto

Anonimo ha detto...

Mi commuovo sempre, quando Ti leggo.

In Italia devono essere rimasti in sette o otto a pensare come te.

Unknown ha detto...

E ci sarà un motivo se sono rimasti in pochi?

E' vero: le cose che fa e dice Berlusconi, le fanno anche milioni di altri italiani, che PERO' non sono Presidenti del Consiglio e non rappresentano l'Italia all'estero e le cui esternazioni restano confinate all'interno di ambienti familiari o al bar.

Immagino che molte delle persone che ti leggono abbiano dovuto pagare multe per sosta vietata o un semaforo rosso: qui si cita uno che ha frodati il fisco per MILIARDI e le sua cause sono state prescritte. Non cancellate o ribaltate. PRESCRITTE.
Ma di che stiamo parlando?

Quindi, no, a mio giudizio NON E' TOLLERABILE nessun tipo di giustificazione né per questo Governo, né per chi lo guida.

Che poi dall'altra parte ci siano altrettanti zozzoni, è un altro paio di maniche.

 

legalese
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