venerdì 23 settembre 2011

Trivio e quadrivio

Non è certo una novità che nella nostra formazione culturale (e non parlo solo dell'Italia, ma di tutto l'Occidente se non del mondo intiero) si ritenga molto più importante articolare correttamente un verbo che saper moltiplicare due numeri.
La stessa gente che alza il sopracciglio o addirittura [sviene] di fronte ad un «pò», ad un «qual'è» o addirittura di fronte ad un «ad un» non si fa nessun problema ad ammettere che non ha alcuna idea di quanto incida sul prezzo finale un aumento dell'IVA del 5%, quale quello avvenuto con l'ultima finanziaria; e, anzi, rivendica con orgoglio tale ignoranza.

Il Corriere della Sera, con un articolo firmato dalla Redazione online (chissà, magari lo stesso pivello, a dimostrazione che la nostra giornalista scientifica preferita ha lasciato degni epigoni in Via Solferino) oggi spara questa bella verità:
C'è la conferma ufficiale: la velocità della luce è stata superata. I neutrini sono più veloci della luce di circa 60 nanosecondi.
Sono quelle cose che fanno girare i cosiddetti non solo a chi abbia finito il liceo scientifico, ma persino a chi si sia limitato alla lettura di qualche Urania.
Chi scrive, sia pur online per una rubrica di (pseudo)scienza dovrebbe avere il buon gusto di conoscere l'ABC, esattamente come chi cura una rubrica di cultura cinese dovrebbe avere non dico una conoscenza madrelingua del mandarino, ma perlomeno essere in grado di distinguere un ideogramma cinese da uno coreano.
E non si dica che si tratta di un errore, un refuso, una distrazione.
Un giornalista può essere un pò stanco, e commettere un refuso. Ma qual'è il giornalista, o l'uomo della strada, che potrebbe permettersi di scrivere frasi come:
- Oggi ho trovato traffico: alla fine ho timbrato con tre chilometri di ritardo.
- Signo', so' venuti cinquanta secondi di trippa in più. Che faccio, lascio?
- E la benzina rincara di cinque kelvin per mole. Dove andremo a finire, signora mia?

10 commenti:

mf ha detto...

Nell'articolo di ieri sera l'ineffabile articolista esibiva uno splendido:

"ma in realtà ci hanno messo 60 nanosecondi (60 milionesimi di secondo)"

(http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_settembre_22/neutrini-piu-veloci-luce_2a86da40-e553-11e0-ac8f-9ecb3bbcc6bf.shtml)

dimostrando di non essere neanche in grado di copiare l'originale (Billionth)

Anonimo ha detto...

E la moda che la teoria di Einstein è sbagliata? E' sempre stata sbagliata. Bisogna però esser bravi a trovare la prova che la scardina. Ok, qui andiamo oltre. Fermiamoci ai m/s.
ilcomizietto

Anonimo ha detto...

L'autore dell'articolo sa poco anche l'inglese e se me ne accorgo io, possiamo dire che l'inglese non lo sa proprio.

La BBC dice: "The team measured the travel times of neutrino bunches some 15,000 times"

La Redazione del corriere capisce: "con i rivelatori che si trovano nei Laboratori del Gran Sasso ha analizzato oltre 15.000 neutrini "

FacePalm
ilcomizietto

Anonimo ha detto...

ahia.."qual'è il giornalista" senza apostrofo..:-)

m.fisk ha detto...

(ecco, la comprensione del contesto...)

Anonimo ha detto...

puo' essere che i neutrini abbiamo uno scatto migliore dei fotoni in partenza e poi si limitino a controllare, per non consumare troppo le gomme.

LGO ha detto...

Però la press release ufficiale del CERN parla di 15000 *eventi* :-)

Anonimo ha detto...

@LGO
Mi hai preceduto. Forse ha sbagliato la BBC o forse posso confermare che io non so l'inglese. :-)
ilcomizietto

Anonimo ha detto...

Il comunicato sul sito ufficiale del ministero dell'istruzione al momento riporta la seguente frase:

"Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro."

Se un ministro dell'istruzione può parlare di tunnel lunghi 700 km non mi stupisco che un giornalista misuri le velocità in nanosecondi.

http://www.istruzione.it/web/ministero/cs230911


Labadal

falecius ha detto...

Il coreano non si scrive con gli ideogrammi.

 

legalese
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