E quando un giorno l'aria pulita scarseggerà, e -per ottimizzare l'utilizzo efficiente della risorsa scarsa e quindi contingentabile- vi attaccheranno alle narici un contatore, e vi faranno pagare un microcentesimo per ogni respiro, penserete di averne abbastanza?
E quando un giorno decideranno che mantenere nelle galere i detenuti fornendo loro acqua, cibo e calore è antieconomico, e li metteranno a lavorare sui cigli delle strade, incatenati, e lasceranno morire di fame e di sete chi non sarà in grado di procurarsi il pane, penserete di averne abbastanza?
E quando un giorno chiuderanno le scuole perché nessuno pagherà più gli insegnanti, e i genitori potranno scegliere se mandare i bambini a imparare nelle scuole dei ricchi, o avviarli alle fabbriche o alle miniere, penserete di averne abbastanza?
E quando la sindrome di Down, la dislessia, l'ADHD appariranno inutili eufemismi per designare mongoloidi, deficienti e teppisti, per i quali è inutile spendere denaro pubblico tranne quello sufficiente a rinchiuderli nei manicomi e nei riformatori, penserete di averne abbastanza?
O vi troverete, domani come oggi, a incassare come pugili suonati i colpi delle prime pagine dei giornali: incapaci di rialzarvi, impotenti a reagire?
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2 commenti:
no, scusa: perché spendere soldi per tenere in vita - ancorché in un manicomio e/o un carcere - mongoloidi, deficienti, teppisti?
Già, che pirla!
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