domenica 20 novembre 2011

Quelli della decrescita

Di deficienti che pensano alla decrescita felice ce n'è una vagonata. La differenza rispetto agli indignados sta nel fatto che questi ultimi sono ragazzini viziati che manifestano contro le multinazionali filmando con l'iPhone le proprie maschere prodotte da Warner e comperate su Amazon, per poi caricare il video su Youtube; quelli della decrescita hanno invece un'allure ben più seria, e fanno finta di sapere cosa stanno banfando.
Uno di questi decrescenti figuri è Paolo Cacciari, noto (noto?) in quanto fratello di quell'altro a sua volta noto più per ciò che ha fatto in Brianza che per quel che ha combinato nella città di cui era sindaco; ma rischieremmo di divagare e quindi concentriamoci sul decrescente e sull'intervista recentemente rilasciata la quale, essendo ricchissima di corbellerie, è stata subito ripresa su un blog dell'unico foglio italiano il cui direttore riesce a dare dignità a Zio Tibia Sallusti: e non mi riferisco solo al fatto che Zio Tibia paga i propri collaboratori.
Il cerchio si chiude, dato che il tenutario del blog, tale (di nuovo!) Stefano Corradino, altri non è se non colui che ha intervistato il Cacciari: e lo ringraziamo dell'uno e dell'altro pezzo, che ci hanno regalato qualche quarto d'ora di divertita letizia.

Il problema, ora che ci siamo ripresi dalle convulsioni, è da che parte iniziare a dipanare l'aggrovigliata matassa di stronzate che ci hanno così allietato.
Forse potremmo cominciare dal Corradino e dalla sua affermazione Il baratto è la forma primordiale di economia. Solo al 620 a.C. (la data divide gli storici) sarebbe attribuita l’invenzione della moneta. Complimenti, Corradino! Lei ha letto Wikipedia ma, come cerco di insegnare a mio figlio, non basta copincollare, bisogna anche capire quello che si legge.
Vero è infatti che probabilmente verso il VII secolo a.c. nacque la moneta, ma intesa come coin, non come money. Non è che prima dell'invenzione della moneta metallica si usasse il baratto: si usavano i metalli preziosi, solo che li si pesava. E, guardi, per cose piccole si usava addirittura scambiarsi le conchiglie, il sale e mille altre cose; ma non si barattava quasi nulla, per l'enorme scomodità insita nel baratto.
Veda, Corradino: Lei sarà anche un giornalista pubblicista, e ci ha un blog sul sito di un quotidiano che certo non è tenero con la Chiesa, ma se avesse mai pensato di compulsare la Bibbia, o anche solo il sussidiario delle elementari, alle pagine sull'antico Egitto, si sarebbe reso conto che porre la fine del baratto nel VII secolo è una sciocchezza, e che nessuno storico si è mai diviso su tale opinione, e che è molto molto furbo mettere le mani avanti dicendo che la data divide gli storici al fine di mascherare in forma di contrasto storiografico la propria mancanza d'approfondimento. Metodo, quel di inventarsi di sana pianta le cose, peraltro dimolto utilizzato dal direttore della testata che ospita il blog.

Passiamo ora al Cacciari, che al lettore disattento (o fideisticamente prono a bersi tutto ciò che gli ammannisce la testata quotidiana, immerso in una permanente sospensione del senso critico) sembra ragionare con tanto di testa sule spalle. Ma proviamo a destrutturare il discorso: a sfrondare parentesi e incisi: a togliere un po' di pizzi e merletti per guardare la ciccia, insomma.
Abbiamo così agio di leggere stille di pensiero quali:
"Quando i manager dell’industria vengono pagati con le azioni e non con i fatturati industriali, allora si capisce bene che il sistema economico è semplicemente impazzito" (petizione di principio, caro il mio Cacciari: perché mi afferma ciò? A parte il fatto che quando mai i manager vengono pagati con i fatturati? al limite con gli utili; ma resta il fatto che ciascuno ha diritto di farsi pagare come meglio crede: magari anche in greggi di pecore. Lo sostiene Lei stesso, più sotto)
"Ogni debito ha il difetto di portarsi dietro un creditore che chiederà per se sempre qualche denaro in più del rendimento dei profitti industriali. E’ la crescita che produce il debito!" (confondere il saggio d'interesse con il tasso di crescita del PIL è cosa talmente idiota che può essere solo una vigliaccata retorica. Tana!)
"si possono creare e produrre dei beni, delle cose utili senza che assumano per forza la forma di merci" (complimenti: Lei mi ha scoperto che siamo parte di un'economia basata sui servizi. Mi compiaccio vivissimamente)
"Serge Latouche dice che dobbiamo “decolonizzare l’immaginario” e Gregory Bateson scriveva di “ecologia della mente”" (Estiquatsi!)
"il nuovo potente paradigma che ci indica come sia possibile transitare dalla società del possesso a quella dell’essere, dalla competizione alla cooperazione, dal saccheggio alla preservazione, alla sufficienza, all’abbastanza, alla frugalità." (Si risparmi di considerarmi cretino; e si rammenti che ci si dovrebbe sciacquare sempre la bocca quando si esce la carta "paradigma" per indicare una propria fantasia)
"noi siamo sicuramente scemi" (come dargli torto?)
"Il guaio è quando natura e lavoro diventano meri strumenti (coseificazione e alienazione) per l’accrescimento del capitale impiegato nei cicli produttivi. La famosa “distruzione creativa” schumpeteriana distrugge più di quanto non riesca a creare." ("paradigma" era più concreto: qui siamo alle parole in libertà senza controllo, ma sempre vestite di un qualche broccato che dovrebbe ingenerare nel lettore ammirazione e rispetto per il profondo intellettuale che le maneggia)
"Swadeshi, diceva Gandhi, per indicare l’autodeterminazione dei villaggi. Comunanze, si potrebbero chiamare, ma non chiuse, in reciproco, paritario rapporto tra loro. Bioregioni. Per un’idea di bioumanesimo planetario." (probabilmente beve: sarà contento Petrini).

Congediamo Cacciari, e torniamo al Corradino e al suo dotto articolo, ché non sarà certo uno strafalcione storico a sminuirne la profondità.
Il Corradino quindi ci propugna il ritorno al baratto, pubblicizzando anche una Settimana del Baratto che dovrebbe essere una gran figata, non foss'altro perché ci ha anche una pagina su Facebook.
Come scrive il Corradino, "In cambio di un soggiorno di uno o due notti gli ospiti canteranno, daranno qualche lezione di pianoforte, doneranno il loro olio e vino o un vecchio computer impolverato ma ancora funzionante. Nessun pagamento, nessun prelievo al bancomat nè anticipo contanti. Lo scambio è in natura" (e il grassetto è suo).
Bene, la volete sapere una cosa? Tutto ciò è vietato. Non si può fare, è illegale.
Si chiama evasione fiscale, e più precisamente evasione dell'Imposta sul Valore Aggiunto: perché l'IVA va pagata comunque, cari i miei bucolici nostalgici dei bei tempi che furono, quando si andava a far la spesa con qualche pecora nel borsellino. E francamente mi piacerebbe molto che, in quel B&B dove il gitante fa lezione di aramaico alla figlia dell'oste, a un certo punto entrasse un finanziere e pretendesse di vedere la fattura; e mi piacerebbe che i barattanti si guardassero nelle palle degli occhi esclamando: "ma come... non sapevamo... ma l'abbiamo letto sul giornale... ma perché non ce l'hanno detto..."; e mi piacerebbe, soprattutto, sapere come farà Saint-Just Travaglio a giustificare che sul proprio foglio sia stato pubblicato un invito ad evadere le tasse.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono per la decrescita, non so quanto felice, ma concordo con te che i tuoi commentati abbiano detto cose senza senso (eufemismo).

Decrescita non significa baratto, ma utilizzare meglio quello che si ha. Decrescita = efficienza, non antiche bucoliche mai esistite.
ilcomizietto

Sannita ha detto...

Io sono per la decrescita delle cazzate e di chi le dice.

Anonimo ha detto...

Ad ogni modo è fuorviante anche il tuo bel post, in particolare il "Tutto ciò è vietato". Non è vero. Infatti posso anche io concordare o immaginare che di fatture ne escano ben poche nel nostro bello italico modo di fare, ma non è il baratto in se fra azienda (il bb) e privato ad essere illegale (chiedi ad un commercialista). Lo è se NON rilascio fattura. Ma se la rilascio per la tariffa della mia camera sono in regola con tutti i miei adempimenti. Quindi "non ne sai abbastanza"... ;) p.

Anonimo ha detto...

Ha ragione, perdinci!
Io adesso vado li e gli chiedo mezz'etto di mortadella in cambio di una sola delle soluzioni di una equazione di secondo grado a radici reali! (e se fa buoni prezzi, anche una bella fiorentina in cambio del primo membro di una delle equazioni di Einstein)...

Gianc.

m.fisk ha detto...

@anonimo - ciò che dici per me è ovvio, ma mi rendo conto che forse non lo è così tanto per gli altri lettori. Brevemente, l'art. 11 del dpr 633/72 dispone che anche le permute e dazioni in pagamento siano soggette all'IVA, e pertanto se pago con una prestazione anziché con denaro, il soggetto IVA deve emettere fattura. Quel che è vietato è il non emettere la fattura; e se leggi bene il post citato, nonché la pagina dedicata alla settimana del baratto, vedi che di fatturare non si parla né ci si pensa nemmeno.

caporale ha detto...

bah, senza sapere né leggere né scrivere, se è la settimana del baratto mi sembrerebbe un'attività occasionale (e quindi applicazione iva naoaoao e altrettantemente brivido della trasgressione naoaoao).

Scialuppe ha detto...

Se fai due calcoli semplici semplici tu che sei tanto intellignte ti accorgi che sulla terra abbiamo a disposizione meno di due ettari di terre emerse a testa.
In questi due ettari di terra emersa è compresa l'Antartide, tutti i deserti, la taiga siberiana e canadese, e facciamo pure finta che la superficie totale delle città sia trascurabile, cosa di cui dubito.

Da questi 1,7 ettari bisogna ricavare cibo, acqua potabile, fibre tessili per tutti gli abitanti del pianeta, oltre a depurare i rifiuti organici (lavoro che in realtà di solito viene compiuto dagli oceani) e riciclare l'anidride carbonica trasformandola in ossigeno e cellulosa (e già non ci sono piante a sufficienza nell'ecosistema per riuscirci, il che è la causa dell'effetto serra).
La fauna marina e oceanica sta diminuendo drasticamente.

Quelli che parlano di decrescita saranno pure dei coglioni che dicono cazzate, ma sicuramente meno di quelli che non si rendono conto che la decrescita non è un'opzione ma un obbligo, e se non la si fa in modo pilotato arriverà da sola in modo drastico. Quelli che poi la deridono di solito sono o petrolieri o al top della piramide dell'idiozia.

m.fisk ha detto...

poi però tu, che sei furbo come un'alce, mi spieghi che minchia c'entra la decrescita del PIL con lo sfruttamento delle risorse naturali, nevvero?

Scialuppe ha detto...

No. Se non ne sai abbastanza cerca qualche libro invece di scrivere post così. Torno alle mie cose.

m.fisk ha detto...

Per le tue cose consiglio caldamente la mooncup, che risparmia risorse naturali.

Anonimo ha detto...

Se non ho sbagliato i conti, wikipedia assegna 5,8 ettari a testa di terre emerse.

ilcomizietto

Anonimo ha detto...

Solo per curiosita :
Io sono albergatore .Se la camera me la faccio pagare con 5 litri d'olio posso legalmente rilasciare fattura in litri d'olio e non in euro ?? e quando devo versare l'iva mi presento con una fiaschetta da mezzo litro ??

Ormazad

Scialuppe ha detto...

@ anonimo: fatti i conti da solo. Approssimazioni: sette miliardi di persone, la Terra è una sfera di quarantamila km di circonferenza, per due terzi occupata dall'acqua.

@ padrone di casa: fai pure battute. capisco, questo ti permette di continuare a pancia piena a scrivere cazzate su cose di cui per tua stessa ammissione non conosci neanche i fondamentali. Chiudo qui.

m.fisk ha detto...

@ormazad - ahitè, l'Erario vuole soldi contanti, per cui devi fatturare il valore dei cinque litri d'olio e pagare l'imposta sul corrispettivo. Del che nella settimana del baratto non si fa alcun cenno.

m.fisk ha detto...

Quanto a te, convinciti che "Chi vusa pusee la vaca l'è soa" non è un proficuo modo di argomentare le proprie povere idées reçues

Cristian ha detto...

Non condivido tutto ciò che dici, per la verità mi pare che tu stesso sia superficiale, cosa che emerge nel momento in cui chiedi cosa c'entra la decrescita del PIL con lo sfruttamento delle risorse naturali, sai bene gran parte delle nostra economia si basa su ciò.
Poi il fatto che Corradino abbia pubblicato un invito a evadere le tasse è una ilazione, chi ti dice che i BB non emetteranno regolare fattura?

m.fisk ha detto...

Certo, i BB emettono fattura per la lezione di inglese. E mio nonno era un flipper, anche se non aveva cinque palle.

Cristian ha detto...

al limite il bb dovrebbe emettere fattura per la stanza, il privato che da la lezione di inglese, in quanto privato non può emettere fattura... poi sinceramente io non conosco la disciplina fiscale di un BB e se questo può dare una camera senza richiedere soldi e se lo scambio si può configurare come scambio di regali e quindi esente da imposizioni fiscali.
Capisco che il discorso sulla decrescita possa essere in alcune sue argomentazioni piuttosto utopico, però mi sembra tu sia troppo severo.

m.fisk ha detto...

Difatti è il BB quello che deve fatturare: il privato evidentemente no, dato che non ha la partita IVA.
Il punto del discorso è proprio che lo scambio di regali NON è esente da imposizioni fiscali. Del resto, se così non fosse, nulla impedirebbe di dire che il ristoratore ti regala il pranzo e tu gli regali una banconota da cinquanta euri nuova fiammante. E invece no: la normativa prevede espressamente che anche i pagamenti in natura e gli scambi di corrispettivi siano imponibili.
quanto al fatto che la decrescita del PIL e lo sfruttamento delle risorse siano mele e cavoli, si tratta di un discorso che meriterebbe unpippone assai più lungo. Ti invito però a una riflessione: lo stato dei fiumi è migliore oggi o negli anni '60?

Fabio ha detto...

Io ci andrei piano a dare del deficiente a teorie economiche ampiamente trattate da illustri accademici e dimostrate empiricamente. Poi che queste vengano usate in modo strumentale è un altro paio di maniche, anzi è la vita.

 

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