martedì 26 giugno 2012

Femmicidio

Se non fossi in vacanza potrei commentare adeguatamente questo post che parla dei deliri della signora di cui ho già parlato in questo post.
Purtroppo sono in vacanza, e quindi mi limito a invitarvi caldamente, con tutto me stesso, a leggerlo.
Per imparare la differenza tra femmicidio e femminicidio, sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni per incapacità di prevenire, proteggere e tutelare la vita delle donne, che vivono diverse forme di discriminazioni e di violenza durante la loro vita.
Per sottolineare la questione della responsabilità dello Stato nella risposta data al contrasto della violenza.
Perché una donna su tre – in una età compresa tra i 16 e i 70 – è stata vittima di violenza.
Perché L’autorevole voce di Rashida Manjoo chiede che l’Italia si impegni «a eliminare gli atteggiamentistereotipati circa i ruoli e le responsabilità delle donne e degli uomini nella famiglia, nella società e nell’ambiente di lavoro».
Perché la situazione economica e politica in Italia non giustifica la mancanza di attenzione e la diminuzione delle risorse per combattere la violenza contro le donne», dice la rappresentante speciale, «particolarmente oggi in un contesto in cui il numero di violenze fondate sul genere sta aumentando.
Perché siamo seriamente preoccupati dalla sottostima del Governo italiano circa gli obblighi internazionali a proteggere le donne sopravvissute alla violenza nelle relazioni di intimità e di prevenire i femminicidi esito di questa violenza.
Perché
Trent'anni fa a un marito, un padre era consentito picchiare in quanto mezzo per “correggere” il comportamento delle donne, ricorda Ileana Aesso nel Quinto Stato: Storia di donne, leggi e conquiste. Dalla tutela alla democrazia paritaria. Glielo riconosceva il codice penale e civile a patto che non ne abusasse

Ma sono in vacanza, e sono sereno. Quindi mi limito a segnalare la vergogna di un quotidiano nazionale che dà spazio a una valanga di deliri e a talune marchiane falsità. Sì, falsità belle e buone, come l'ultima citata qui sopra, come ben sa chi abbia mai preso in mano una copia del codice penale.
Buon mare a tutti, e rammentate che per menare la vostra ganza è meglio un asciugamano bagnato.

3 commenti:

Randolph Carter ha detto...

cosa vuol dire: "particolarmente oggi in un contesto in cui il numero di violenze fondate sul genere sta aumentando"?
Il contesto è quello italiano o mondiale? Il genere è il sesso di una persona o qualsiasi caratteristica distintiva di un individuo? Dov'è una ricerca che lo attesta?
Ho letto l'(ignobile) articolo e non sono riuscito a capirlo...

Anonimo ha detto...

Codice Penale, art. 587
abrogato nel 1981, infatti.
Da tre a sette anni (ma bisognava dimostrare di essere incazzati assai...)

m.fisk ha detto...

L'art. 587 non c'entra una beatissima fava con quello che dice la citazione che ho riportato, vale a dire che il marito potesse menare alla moglie.

 

legalese
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