TK è Ted Kennedy: tutti i telegiornali e i quotidiani online ne stanno parlando e domani potremo leggere anche i coccodrilli stampati nero su bianco.
Io non ho nulla da dire, ma mi ha colpito -e commosso- quanto ha scritto Krugman sul suo blog, che mi limito a copincollare qui, senza ulteriori commenti
I don’t have much to say, except a personal thought. I remember the days, several decades ago, when Ted Kennedy was treated — mainly, but not only, on the right — as a figure of derision. He was mocked for his appearance, his personal life, his unabashed liberalism.
And now he’s remembered as a great man. The thing is, he didn’t change — he always was.
Veniamo a WV. Sapete bene quale sia la mia opinione sul personaggio: e per questo farete un balzo sulla sedia quando vi dirò che oggi ho letto una cosa che me l'ha fatto risultare simpatico.
Sembra incredibile, lo so; e se aggiungo che ciò avviene in contemporanea con la pubblicazione del nuovo romanzo (vabbe', romanzo si fa per dire, ovviamente) il vostro stupore aumenterà. In quest'impresa impossibile è riuscito Antonio Polito, con un articolo sul Riformista dal titolo Il Noi di Veltroni e il Super-Ego di Berlusconi, che vi consiglio caldamente di leggere se anche voi volete passare un momento di serenità o meditate, chessò, un viaggio in Africa.
3 commenti:
Un commento vagamente OT. Ci ho messo un po' a capire che TK e WV non erano due nuovi social network. E' che nominando FF e FB mi hai messo fuori strada. Doh!
"Polito mi fa così schifo che a questo punto se lui sparla di WV mi tocca dare al povero amante delle figurine un po' di simpatia".
Ho decodificato bene?
@.mau.: non esattamente. Non ho particolari pregiudiziali contro Polito (a differenza che contro IPPEDSAAQCPHVLE), ma a me il "noi" piace più che l'"io", a pelle: ed è l'articolo, e non tanto il suo autore, a stimolare la mia simpatia verso l'uomo con la faccia da Puffo triste
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