Caro Colaprico*,
vorrei per il tuo tramite denunciare il Sindaco Moratti, il vicesindaco De Corato e la Giunta Comunale tutta per violazione dell'art. 87 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Milano che statuisce: «E’ vietata qualunque esposizione d’insegne, vetrine, cartelli, frontoni, ditte e pubblicità d’ogni specie, senza l’approvazione dell’Autorità Comunale. Le leggende devono essere in corretta lingua italiana. Si può tuttavia aggiungere la traduzione in lingua straniera purché in caratteri meno appariscenti».
Rammento distintamente che un paio d'anni fa il Comune ha tappezzato l'intiera città di volantini recanti la scritta «EXPO 2015», e nel vocabolario della nostra bella lingua non ritrovo questa parola. Più di recente il Comune inoltre ha creato, e pubblicizza con cartelli e manifesti, i servizi di «bike sharing» e «car sharing». Ha aperto al pubblico lo «Urban Center», fornisce il servizio «Traffic News» e a tarda sera fa circolare il «Bus by Night»: tutta roba che non so cosa sia ma mi mette un po' di sospetto.
Quanto all'«Ecopass», di cui vedo avvisi ovunque, sospetto trattarsi di una crasi e un troncamento per "ecologia" e "passaggio", ma converrai con me che tutto ciò non è certo "corretta lingua italiana".
Del resto, il pesce puzza dalla testa: quando una giunta ha un assessore al «Turismo, marketing territoriale e identità», come può pretendere di dar lezioni d'italiano?
Un caro saluto,
M.
*Piero Colaprico è il tenutario della rubrica Postacelere sulle pagine milanesi di Rep.
venerdì 6 agosto 2010
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2 commenti:
'Ecopass' non è una crasi - che riguarda una fusione fra vocali di parole diverse - ma un acronimo. Per giunta, mi sembra, fra due parole inglese, quali 'ecology' e 'pass' (Dante avrebbe sicuramente scritto 'Passeco'; :-P). Una subdola sovversione sintattica, oltre che un attentato alla purezza dell'idioma della nostra ecologia, sottolineerei.
Sei un grande! :)
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