Prima di entrare nella gabina elettorale ho dato una scorsa al manifesto dei candidati, e ho visto i nomi proposti da Agnoletto nel proprio listino:
DARIO FO, premio Nobel per la letteratura,Dario Fo e Franca Rame??? Paolo Rossi?!? SUPERGIOVANE?!!?!?
FRANCA RAME, attrice,
MONI OVADIA, attore, compositore, musicista, scrittore,
MARGHERITA HACK, astrofisica,
PAOLO ROSSI, attore, comico,
OTTAVIA ALBANESE, docente di Scienze dell’Educazione Università Bicocca di Milano,
EMILIO MOLINARI, presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua,
CELESTINA VILLA, impiegata all’Archivio di Stato di Cremona,
LUCA MANGONI detto SUPERGIOVANE, architetto, guest star di Elio e le Storie tese,
LUCA FAZIO, giornalista de Il manifesto,
MARUSKA CONSOLATI, studentessa universitaria di Brescia, classe 1987,
SERGIO SERAFINI, amministratore delegato di Radio Popolare,
MORGAN CORTINOVIS, operaio in lotta alla Frattini, azienda in crisi di Seriate (Bg),
MATTEO GADDI, esperto in politiche industriali, animatore delle lotte ambientaliste a Mantova,
GIUSEPPE ERIANO, medico, lavora in Brianza.
No, non ce la potevo fare. Premiare un candidato presidente che è riuscito a mettere insieme una tale ribollita di vecchi tromboni e un minestrone di nomi in libertà era troppo.
Ho vagliato le alternative tra i candadati alla presidenza: Pezzotta, il grillino e il forzanuovista.
Pezzotta no, per fatto personale: con quel che ha fatto per diminuire il mio salario reale, la mia pensione e i miei diritti di lavoratore, cara grazia che non lo incontro per strada per dirgli con i fatti quel che penso di lui.
Restavano il grillino e il forzanuovista. Tra i due, l'unica criterio valido di scelta sarebbe stato scegliere di dare la preferenza al meno fascista, e pertanto all'esponente di Forza Nuova. Ci ho pensato per qualche secondo, ma poi mi sono detto che non avrei potuto darne conto sul blog. E pertanto sono stato a lungo incerto di fronte al tabellone, valutando anche la possibilità di mollare tutto e tornarmene a casa. O addirittura lasciare il voto a Penati, pensate un po' com'ero messo.
Alla fine mi sono messo una molletta sul naso, ho riconsiderato per l'ennesima volta che Agnoletto non aveva la benché minima possibilità di raccogliere una percentuale superiore a un prefisso telefonico, e sono entrato nella Gabina.
7 commenti:
Caspita, come siamo messi male... Anch'io ci ho pensato su tanto.
Mi piacerebbe sapere le tue remore sui grillini, che ho votato.
No dai, ho appena scoperto il tuo blog su Google per la chiave di ricerca Penati, mi sono iscritto al feed tutto contento e tu salti su con l'idea di considerare Penati meno fascista e pernicioso del candidato di Forza Nuova?
Non me la dovevi fare, così, sui due piedi.
Nella lista Pd (lo so, c'è Penati, e hai pure ragione tu, lo so) c'era una signora di Montisola (ho pensato he magari leggevi i luoghi di nascita...). Qui ne parlano tutti bene bene. Il papà del gomitolo, che fa un po' di politica, ne parla benissimo. Io ho votato lei. Con la mia valigia di perplessità sempre pesantissima.
Io ho votato disgiunto: Agnoletto e preferenza alla mitica Gilda Caronti che correva coi grillisti.
@alberto: nota che il paragone tra fascismi era solo tra grillismo e forzanuovismo.
Per una disamina del grillismo (che non comporta una critica ai singoli grillisti, eccezion fatta per la circostanza che essi hanno aderito a quel movimento e quindi dovranno scontare qualche secolo di purgatorio) si veda il post di oggi.
mah, io ho visto il listino di Agnoletto come semplice gruppetto di amici che hanno fatto il favore di metterci il nome, sapendo che tanto nessuno di loro avrebbe rischiato di essere eletto, visto che il listino è "tutti o nessuno". E il mio voto ad Agnoletto non è certo stato di stima verso di lui, ma di somma disistima verso Penati.
Difatti l'ho visto anch'io così. Però, santi numi...
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