domenica 20 giugno 2010

Dell'organizzare competizioni internazionali in paesi incivili

Ancor oggi leggo sui giornali degli echi di polemiche per il fatto che le partite di calcio del mondiale, sia in campo che per lo spettatore televisivo, sono gravemente perturbate, e forse financo falsate nel risultato, per l'orrido fracasso creato dalle trombette vuvuzelas.
La mia opinione è che questo frastuono sia insopportabile, e segno dell'infimo livello cui è degenerato il sistema del calcio mondiale.
Del resto, non c'è da stupirsi: questo è quello che succede quando si organizzano competizioni di livello internazionale in paesi del terzo mondo pieni di negri appena scesi giù dagli alberi, dove fino a un paio di generazioni fa contendevano le banane alle scimmie.
Speriamo che la FIFA abbia compreso la lezione, e d'ora in avanti organizzi il mondiale solo in paesi della civile Europa.



































questo post è dedicato a Giuseppe Plaitano, Vincenzo Paparelli, Stefano Furlan, Marco Fonghessi, Antonio De Falchi, Ivan Dall'Oglio, Celestino Colombi, Salvatore Moschella, Vincenzo Spagnolo, Fabio Di Maio, Antonino Currò, Sergio Ercolano, Ermanno Licursi, Filippo Raciti.

1 commento:

Spaziamente ha detto...

Ti ho letto un paio di post e per ora posso dire che pensi quindi, se non ti secca, ti inserisco in lista blog poi magari ci sarà occasione di confrontarcisitivi

 

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