Datoche in passato mi è capitato d'esser d'accordo con Gasparri, non mi sono stupito più di tanto oggi nell'accorgermi di pensarla come la sorella bella dell'onorevole dalle grandi labbra: va bene mettere nei titoli di coda gli stipendi dei presentatori della RAI: ma a patto che si quantifichi anche i soldi che ciascuna trasmissione porta nelle casse dell'azienda.
Forse così non avremmo avuto i Socci, i Paragone, e via discorrendo.
giovedì 10 giugno 2010
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