Ci dev'essere rimasta male, la redazione della 27esima ora, quando il rapporto annuale ISTAT ha dimostrato che non vi è alcun aumento dei casi di (absit iniuria verbis) femminicidio nel Paese.
Ma in fondo non è un gran problema: a saper ben maneggiare i numeri, nessuno è reo, e nessuno è innocente. E allora che si fa, per non sputtanarsi dopo aver messo in piedi un gran bailamme su un'emergenza, un massacro, che in realtà è un problema -certo serio, nessun lo nega- che è sempre rimasto tal quale?
Si rovescia la prospettiva, semplice.
Tutta una serie di interventi in tema di sicurezza posti in essere dal passato governo (sia pure a prezzo di una certa militarizzazione del territorio) hanno portato a una diminuzione della criminalità classica, e conseguentemente anche degli omicidi. Riduzione che ovviamente non si è avuta nel campo dei delitti commessi tra le mura domestiche, dato cha a tutt'oggi non si può piazzare un poliziotto o una telecamera nella cucina di tutte le case italiane.
Ovviamente ciò ha fatto sì che la percentuale di delitti domestici rispetto al totale dei delitti sia aumentata, dato che il numeratore resta identico e il denominatore diminuisce (ero certo che Nichita l'avrebbe capito; ho provato con la cuginetta novenne, e l'ha capito anche lei).
Quelle della 27esima ora non l'hanno capito. O forse l'hanno capito, e hanno fatto le furbette.
mercoledì 23 maggio 2012
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