E così l'accordo è stato firmato. In questi giorni ci siamo appassionati un po' tutti alla vicenda della compagnia aerea, e ora possiamo pensare finalmente anche ad altro. Vorrei fare qualche considerazione conclusiva a caldo, quindi senza conoscere il contenuto dell'accordo e senza sapere se questo sia in effetti migliorativo o meno del precedente per quanto riguarda il personale.
Non credo di andare tanto lontano dal vero se affermo che quanto sottoscritto oggi non è altro che una vendita mascherata ad Air France, a condizioni peggiori rispetto a quelle di sei mesi fa. Certo, oggi Air France entra nell'affare con un misero 15% circa, ma nulla mi impedisce di credere che tempo due-tre anni (più tre che due) CAI si sfilerà e Air France prenderà il controllo.
La soluzione di oggi ha una quantità di vantaggi per tutti. Per il Cavaliere anzitutto, che avrebbe irrimediabilmente perso la faccia se la vendita avesse avuto luogo alla compagnia che lui stesso aveva allontanato.
Per quanto riguarda i soci di CAI, è stato evidente a tutti che non vedevano l'ora di tirarsi fuori dall'affare, una volta capito che gestire una compagnia aerea è qualcosa da farsi con una logica temporale del tutto diversa rispetto a quelle mordi e fuggi cui sono abituati. Di contro, sfilandosi avrebbero perso i vantaggi che certo sottobanco sono stati loro promessi (e questo è ormai un segreto di pulcinella, tanto che negli scorsi giorni lo affermava la stampa di tutti i colori politici).
Questa soluzione invece consente loro di star dentro per un po', e poi pian pianino cedere ad Air France. Se tanto mi dà tanto, usando il buonsenso posso affermare che ci sono già dei pezzi di carta firmati in tal senso: non verranno mai tirati fuori, ma sarebbe assurdo se così non fosse.
Per quanto riguarda piloti, assistenti e personale vario, si trovano, in prospettiva, dentro una delle maggiori compagnie mondiali (forse la maggiore), e se andiamo a rileggerci questo post vediamo anche che è la meno sparagnina di tutte dal punto di vista salariale.
Rimane il carico per i contribuenti, e questo prima o poi qualcuno lo quantificherà.
Intendiamoci: di tutto ciò che scrivo non ho una sola prova. L'unica cosa da fare è rivederci qui tra un po', diciamo il 1° luglio 2011, e stare a vedere come staranno messe le cose allora.
giovedì 25 settembre 2008
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1 commento:
Insomma, dopo tutto quello che si è detto, dopo le parole dette e smentite, dopo le maratone televisive di alitalia minuto per minuto... Tutto si dissolve in un (forse) happy end? O in un (quasi)end forse non molto happy, ma tanto così si salva il cavolo e un quarto della capra? E Berlusconi potrà dire che, dopo i rifiuti della Campania, ha brillantemente risolto anche il caso Alitalia?
Grazie per il grosso lavoro di ricerca che hai fatto.
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