Ieri, annoiato, ciondolante e un po' di cattivo umore mi sono messo su La famiglia passaguai, solo perché ce l'avevo lì ed era la prima cosa che mi era venuta sul telecomando.
Lo so bene che non è grande cinema, e che il film nel finale è inutilmente caciarone e rumoroso; sta di fatto che, pur essendo il film del 1951 e oggi obiettivamente datatissimo, ho riso per un'ora e passa come un cretino.
Tralasciando per un attimo Fabrizi, De Filippo e la Ninchi, un applauso va a Luigi Pavese, semplicemente magnifico, con il cocomero in mano e l'altra mano in testa a coprirsi la pelata; e il bagnante scemo è una macchietta che ancor oggi fa scuola.
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