Avendo fatto lo scientifico sono abbastanza competente per dire che in geometria analitica il punto di minimo di una funzione è un punto in cui la funzione ha un certo valore, mettiamo 50, e i punti che stanno lì vicino, a destra e a sinistra -i compagni di banco, diciamo- hanno valori un pelino più alti, mettiamo 50 e mezzo.
Questo non vuol dire che poco più in là la funzione non possa raggiungere valori schifosamente bassi, tipo 20 o addirittura -273.
Diciamo che il punto di minimo è un po' come una buca nel terreno: se piove ci si crea la pozzanghera perché intorno il terreno è più alto e l'acqua non può uscire.
Avete tutti presente Vil Coyote, vero? Ecco, immaginiamo che in cima al burrone ci sia una buchetta: lì c'è un punto di minimo, ma è perfin banale dire che il fondo del burrone è MOOOLTO più in basso.
In italiano minimo è il superlativo assoluto di piccolo e significa quindi piccolissimo; il più piccolo. L'uomo comune, che non si occupi di funzioni, quando sente dire che si è raggiunto il minimo pensa al fondo del burrone, non al fondo della buca in cima al burrone.
Così ripresa è connotata nel nostro immaginario (oltre che con l'acceleratore e le Ferrari) con i grandi accadimenti del Paese: la ripresa economica del secondo dopoguerra, la ripresa dopo la crisi del petrolio e via discorrendo. Tant'è che quei piccoli fenomeni stagionali o di breve periodo sono detti, anche nell'immaginario, ripresine
I signori che si occupano di Borsa passano le giornate a guardare grafici e a studiare numeri: è chiaro che per loro il minimo è la buca nel terreno e che riprendere può significare semplicemente uscire dalla buca. L'uomo della strada, non necessariamente il cafone siloniano, ma anche il medico o l'avvocato, questa sensibilità matematico-formale non ce l'ha: e quindi quando gli si scrive sul giornale che la Borsa si riprende, immagina che le cose si siano messe a posto e che da qui in poi siano destinate a migliorare.
Darebbe un buon servizio la stampa che contestualizzasse quest'informazione, e gli spiegasse che un giorno di indici positivi è una ripresa in senso tecnico, ma nulla più.
Analogamente, quando gli si scrive che l'EURIBOR ha finalmente incominciato a ridiscendere, sarebbe opportuno fargli capire che ha raggiunto la misura di fine settembre, e che quindi se a fine settembre stava preoccupato, oggi non ha motivo di gioire e stappare champagne.
Ma credo che neanche oggi la stampa renderà questo servizio.
venerdì 17 ottobre 2008
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