Anche quest'anno è arrivato Natale; anche quest'anno sono giunto all'ultimo momento per completare tutto ciò che dovevo completare.
Complice la gitarella a Roma di settimana scorsa e i suoi postumi milanesi; assediato dalla febbriciattola e dai mali stagionali, sono riuscito solo ieri a prendere i regali per Nichita, stupendomi io stesso per essere riuscito a trovare tutto. Solo ieri sera poi ho deciso dove si farà la cena e chi ci sarà, per cui stamane sono andato al mercato e mi sono comperato i pesci e i molluschi.
Tra poco, dopo aver fatto atto di presenza qui in banca, me ne andrò alla Slunga a prendere vini e quisquilie varie.
Anno dopo anno mi sembra sempre incredibile il fatto che alla fine tutti i pezzi si incastrino l'uno con l'altro e che, arrivata la sera della vigilia, possa essere in grado di offrire a me, a mio figlio e a chi pro-tempore mi sta vicino la gioia del Natale. E lo dico senza ironia, gioia. Anch'io ero uno di quelli che quando arrivavano le feste non vedeva l'ora di passarci attraverso indenne ed arrivare intero al 7 gennaio; ma da quando sono padre (e ormai ne è passato un bel po' di tempo: quasi dieci anni) ho recuperato le atmosfere e le tradizioni.
E con il passare del tempo ho anche imparato ad apprezzare il mio, di padre, e ho capito, seppur in ritardo, tutto quello che aveva fatto per me e quanto teneva alla sua famiglia; mi spiace solo di non averlo compreso prima.
Buon Natale a tutti!
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1 commento:
E' vero. Io non ho ancora bambini, ma da qualche anno ho capito il valore di quello che i genitori fanno per te, anche in queste piccole cose, anche se non sono perfetti. E a Natale cerco di fare per loro quello che per tanti anni anni hanno fatto per me: esserci al meglio e nascondere a volte le paturnie, per stare insieme con serenità.
Buon Natale anche a te
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