martedì 2 dicembre 2008

Notizie dalla capitale morale


Ricevo nella mia mail questo volantino con il faccione della mia sindaca che tutta tronfia mi dice che domani mattina lei sarà qui, sotto il mio ufficio, e sgancerà la prima bici, inaugurando così il servizio di condivisione biciclette.
Nello stesso momento potranno essere sganciate altre 900 biciclette da 62 stazioni strategicamente collocate nel cuore della città.
Io non sgancerò una beata cippa, dato che in 10 giorni questa efficiente macchina organizzativa è stata in grado di stampare il volantino, ma non di spedirmi a casa un pezzo di plastica con un chippino dentro, che ho già pagato.

Sempre oggi, comunque, la mia sfortunata collega che prende la linea 2 ci ha messo una vita, per arrivare al lavoro: e ciò perché un binario del metrò è franato.
Il pezzo del Corriere è un capolavoro di ipocrisia: ad una prima lettura frettolosa sembra che la causa sia il maltempo e che subito l'ATM abbia messo in atto le riparazioni con un fondo apposito. Solo leggendo più attentamente si capisce che il binario è franato perché lì c'era un cantiere per l'ammodernamento dei binari. E anche questa volta la colpa sarà dell'errore umano.

Nel frattempo con la mia bici (quella di proprietà, non la fantomatica in bike sharing) passo le giornate a fare slalom tra le sempre più numerose buche nel manto stradale. Una volta il pericolo era il pavé; ora anche l'asfalto, ci si mette.
Nelle mie reminiscenze delle scuole elementari ricordo che la pioggia cade, poi gela, il ghiaccio si espande e rompe il manto stradale. E' per questo che a febbraio ci sono le buche in terra.
Febbraio, mica dicembre.

3 commenti:

Ipazia Sognatrice ha detto...

Anche tu, che polemiche... sono le buche del febbraio 1975... Si son mai viste, le buche fuori stagione?
Solidarietà da una ciclista impenitente.

Anonimo ha detto...

resta il fatto che usare la bici a Milano e' comunque una candidatura al suicidio. Io la uso per almeno 10 km al giorno, e i rischi ci sono, eccome. Automobilisti arroganti, buche, rotaie... la caduta e' sempre dietro l'angolo.

ciao da snowdog (ti ricordi di it.arti.trash?)

m.fisk ha detto...

Vi ho appena postato un indirizzo di saluto.
Però sconcordo: basta non andare sul pavé; a all'automobilista feroce e arrogante, trattarlo come fosse un ICLino.

 

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