Gilioli ha scritto una cosa sulla quale non sono d'accordo.
Niente di male, per carità, ma vediamo il punto.
Nigger in inglese americano è un insulto. Non è questione di political correctness: è proprio che si tratta della parola con la quale erano designati gli schiavi negri, sottolineandone lo status di inferiorità sociale e giuridica per motivi razziali. Proprio per tale motivo, fin dal XIX secolo a tale lemma sono stati affiancati i termini "colored" e "black". che indicano persone di pelle permanentemente pigmentata da un punto di vista di mera constatazione biologica, senza connotazione dispregiativa (sul punto si veda il lungo e interessante articolo su en-wiki).
In italiano esiste il termine negro, la cui unica colpa è quello di essere un falso amico del termine inglese. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che durante il ventennio l'Italia, in quanto potenza coloniale (sic!) aveva territori d'oltremare popolati da negri che nelle veline di regime erano trattati come persone di rango inferiore; ma chi afferma che per tal motivo si dovrebbe dismettere il termine negro e utilizzare solo nero mette una toppa peggiore del buco, in quanto oblitera due noti utilizzi di questo lemma: faccetta nera (razzista e sessista) e l'uomo nero utilizzato per spaventare i bambini.
Non se ne esce più, salvo utilizzare l'equivalente di colored, che per Grazia di Dio è stato reso in italiano con la locuzione "di colore" e non con l'aggettivo "colorato": dato che una persona colorata, che magari utilizza espressioni colorite, è tutto sommato un buffone.
Ciò non toglie che, da un punto di vista generale, va bene la sudditanza economica e politica, ma il fatto che chi scrive in italiano debba usare espressioni che potrebbero non urtare un americano che le leggesse attraverso un cattivo traduttore, bé questo mi fa girare i marroni. Se io scrivo che "Barack Obama è un negro", è compito di un buon traduttore assicurarsi di rendere in inglese l'espressione con "B. O. is a colored person" e non con "B. O. is a nigger", che sarebbe la traduzione corretta per "Obama è uno sporco negro"
Pur se ciò ha valenze emotive infinitamente inferiori, sarebbe ottima cosa se alle lezioni di giornalismo (e in genere anche alle scuole medie, dato che ormai si vedono anche nelle aziende presentazioni PowerPoint fuorvianti) si insegnasse che "billion" e "bilione" non sono la stessa cosa, così come non la sono "trillion" e "trilione". E' vero che si tratta di quantità poco utilizzate, specie dopo l'avvento dell'Euro; ma ogni tanto saltano fuori, ad esempio quando si parla di conti pubblici: e si leggono solenni puttanate.
Un "billion" (10^9) è un "miliardo". Un "bilione" (10^12) sono un milione di milioni, vale a dire mille miliardi che in inglese americano si dice "trillion". Ma "trillion" (10^12) non è l'equivalente di "trilione" (10^18), che sono un milione di bilioni.
mercoledì 21 gennaio 2009
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6 commenti:
E non e' finita! Ci sono pure differenze tra le scala britannica e quella statunitense :
http://tinyurl.com/297k7w
E i fantastiliardi?
"GCPillan diceva che "negro" è sostanzialmente un prestito spagnolo,
adottato in italiano ai tempi della tratta degli schiavi (o "tratta
dei negri", appunto) e che aveva un connotato discriminatorio già
allora. Contro quest'affermazione, qualcuno (forse lo stesso Magica)
ha mostrato che "negro" esisteva già in italiano (come variante di
"nero", variante che conserva ancora la "g" del latino) e che, dunque,
era un termine neutrale per denotare un colore. A questo GCPillan
replicava che l'italiano "negro" nel senso di "colore nero" non era
già più in uso quando l'italiano ha adottato lo spagnolismo "negro". "
E il resto qui
http://groups.google.com/group/it.cultura.linguistica.italiano/browse_thread/thread/43f349507edd9dfb/c48d4098c0b87abb?lnk=gst&q=negro#c48d4098c0b87abb
Ignorare il fatto che dagli anni ottanta in poi il significato della parola 'negro' e' cambiato e' uno sbaglio, e la maggior parte di quelli che usano 'negro' oggi in italia non lo fanno certo perche' sono dei linguisti.
@antonio: converrai tu stesso che leggendo tutto il thread l'unica sicurezza che emerge è che ci sono due tesi contrapposte, ciascuna delle quali ha valide armi argomentative.
Io ritengo che l'italiano, a differenza di altre lingue neolatine europee, si sta servilmente facendo influenzare dall'inglese, che ciò sia male e che sia opportuno contrastare tale tendenza.
Tu -prescindendo dal fatto se tale osservazione sia da te condivisa o meno- evidentemente ritieni di dover prendere atto della traslazione di significato e comportarti di conseguenza.
Credo siano atteggiamenti entrambi rispettabili, ma per cortesia non mi si venga a criminalizzare (non parlo certo di te) se credo che sia più corretto mettere quella "G".
Scrivi a proposito delle parole tipo bilione e trilione: «È vero che si tratta di quantità poco utilizzate dopo l'avvento dell'Euro». È invece proprio di questi giorni la notizia del deficit americano che supera i mille miliardi dollari, quantità espressa come «trilione» dai giornalisti approssimativi che hanno tradotto malamente l'americano «trillion».
Sei poco informato. Colored era la parola che veniva usata durante il periodo delle leggi Jim Crow, prima della battaglia per i diritti civili degli anni '60.
Adesso è considerata estremamente offesiva e inappropriata. Pensare che anche il termine "african-american", è oggetto di controversie.
Sono d'accordo con Antonio, non si può ignorare il contesto sociale e politico italiano del momento, caratterizzato da sentimenti di xenofobia e razzismo diffusi.
@anonimo: il post non voleva essere una disanima sulla political correctness né sul vocabolario statunitense, ma sulle loro traduzioni (o meglio calchi) in italiano: e infatti do conto sia del termine colored che di black.
Rilevato che la traduzione di black è -indubitabilmente- nero, con i problemi che evidenzio, passo al più desueto colored.
Secondo en-wiki, peraltro, quest'ultimo termine è desueto ma non offensivo ("It's outdated and antiquated but not offensive").
A proposito, visto che sei capitato qui: hai visto questo post?
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