L'avvenuto scioglimento della Commissione Parlamentare di Vigilanza non significa che il problema sia stato risolto.
Non tanto per il fatto che Villari, ineffabile, abbia convocato comunque la Commissione ormai inesistente per venerdì prossimo (il che apparirebbe un preoccupante sintomo di autismo, ma non lo si può dire in quanto il segretario del partito che fu di Villari si comporta esattissimamente allo stesso modo), quanto per il fatto che adesso bisognerà costituire una nuova commissione.
Buon senso e carità vorrebbero che la lezione sia servita e che non si debba ripetere la medesima trafila: nomina di nuovi commissari, battaglia su quale sia il partito di minoranza al quale debba andare la presidenza, individuazione del candidato, ostruzionismo della maggioranza e così via.
Sarebbe del tutto illogico che un ceto politico così screditato -da ambo le parti- rimettesse in piazza le stesse baruffe chiozzotte.
Talmente illogico e lunare che potrebba anche riaccadere.
mercoledì 21 gennaio 2009
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